(ANSA) - COSENZA, 27 GEN - In occasione del "Giorno della
memoria" la fondazione "Giacomo Mancini", nel corso di
un'iniziativa a Cosenza, ha ricordato la figura di Vittoria
Nenni, la figlia di Pietro Nenni morta nel campo di
concentramento di Auschwitz quando aveva 28 anni.
"Per rendere omaggio nel Giorno della memoria al martirio dei
socialisti sulla via della lotta per la libertà e per la
democrazia contro la tirannide - ha detto, nel corso
dell'iniziativa, Giacomo Mancini, nipote ed omonimo dell'ex
segretario del Psi - abbiamo voluto ricordare e onorare la
figura di Vittoria Nenni.
"Vivà", cosi era chiamata la terza delle quattro figlie di
Nenni, era nata ad Ancona ma era cresciuta in Francia, dove il
padre fu esule per sfuggire alle persecuzioni fasciste. A Parigi
conobbe e sposò il partigiano Henry Daubeuf.
L'amore per il compagno di vita e di ideali la portò ad
intensificare l'impegno contro gli invasori nazisti. Nel 1942
venne arrestata dalla Gestapo insieme al marito. Daubeuf venne
fucilato, mentre Vittoria Nenni fu deportata ad Auschwitz, dove
morì il 15 luglio del 1943. Alle compagne di prigionia lasciò
detto: "Dite a mio padre che non ho perso mai coraggio e che non
rimpiango nulla".
Nenni, nel suo studio di Roma, insieme ad un ritratto della
moglie, conservava le fotografie di Vittoria scattate nel
momento del suo ingresso ad Auschwitz, con il grembiule a righe
dei detenuti.
"Giacomo Mancini, all'inizio del suo impegno politico - ha
detto Pietro Mancini, figlio dell'ex segretario socialista e
presidente della fondazione a lui intitolata - ebbe un fervido
rapporto con Pietro Nenni, che più volte gli confidò di quanto
fosse vivo in lui il ricordo di Vittoria. Ricordando la sua
figura nel 'Giorno della memoria' per tutte le vittime
dell'Olocausto, abbiamo inteso omaggiare tutti i martiri
socialisti caduti per la libertà". (ANSA).
Iniziativa fondazione Giacomo Mancini in memoria Vittoria Nenni
La figlia del leader socialista morì a 28 anni ad Auschwitz