(ANSA) - CATANZARO, 02 MAR - "Quanto accaduto ieri -
rappresenta non solo un attacco personale al nostro confratello,
ma anche un tentativo di minare e destabilizzare l'opera di
apostolato e testimonianza di una diocesi intera e di tutte la
Chiese di Calabria". E' quanto sostiene la Conferenza Episcopale
Calabra sprimendo solidarietà a mons.
Ignoti hanno lasciato un bossolo di pistola in Curia.
"Questo episodio, per quanto allarmante - proseguono i
vescovi calabresi - non fermerà l'impegno della Chiesa nel
perseguire la sua missione di annuncio, profezia e speranza in
terra di Calabria. Al contrario, ci rende ancora più determinati
nel condannare ogni forma di violenza e intimidazione,
confermando il nostro impegno a favore delle comunità che
serviamo".
La ferma condanna di questo atto, è scritto in una nota, non
è soltanto una risposta a un episodio di violenza, ma "anche un
richiamo alla responsabilità di tutte le persone di buona
volontà, affinché si promuovano dialogo e comprensione
reciproca, in opposizione a ogni forma di conflitto. La Chiesa
calabrese, fedele al suo mandato evangelico, continuerà a
lavorare per essere strumento di pace, giustizia e
riconciliazione, impegnandosi ad essere vicina a tutti coloro
che soffrono a causa dell'ingiustizia e della violenza".
"In questi momenti difficili - concludono i vescovi calabresi
- invitiamo tutti a unirsi a noi nella preghiera per monsignor
Attilio Nostro, affinché possa continuare il suo servizio con
coraggio e determinazione. Allo stesso tempo, chiediamo al
Signore di illuminare la mente e il cuore di coloro che hanno
compiuto questo grave gesto, affinché possano riconoscere la
gravità delle loro azioni e intraprendere la via della
conversione". (ANSA).
Vescovi Calabria, intimidazioni tentativo di minare opera Chiesa
'Ancora più determinati nel condannare ogni forma di violenza'