(ANSA) - VIBO VALENTIA, 07 MAR - I carabinieri del Comando
provinciale di Vibo Valentia e del reparto Crimini violenti del
Raggruppamento operativo speciale, coordinati dalla Procura di
Vibo hanno fatto luce su un caso fallito di lupara bianca
risalente al 2021 ed hanno arrestato, a Rosarno e Siracusa, due
soggetti in esecuzione di un'ordinanza cautelare in carcere del
gip per omicidio. A uno dei due, il provvedimento è stato
notificato in carcere dove l'uomo è detenuto per associazione
mafiosa e associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, mentre l'altro, già noto alle forze dell'ordine
per reati in materia di armi, era libero.
Le indagini sono iniziate il 17 dicembre 2021 dopo la
denuncia di scomparsa fatta dalla figlia di Giuseppe Salvatore
Tutino, all'epoca 60enne, il cui cadavere è stato trovato un
mese dopo all'interno di un'auto raggiunta di colpi di fucile,
bruciata e interrata tra le campagne di Calimera, una frazione
di San Calogero. Grazie all'attività dei carabinieri del Nucleo
investigativo di Vibo, del Nor di Tropea e del reparto Crimini
violenti del Ros, con il contributo della Sezione intervento
operativo del Ris di Messina coordinati dalla Procura diretta da
Camillo Falvo, gli inquirenti ritengono di avere individuato gli
autori dell'omicidio nei due soggetti arrestati oggi ritenuti
vicini ad ambienti criminali del rosarnese.
Secondo l'accusa, Tutino è stato ucciso con modalità tipiche
delle esecuzioni di matrice 'ndranghetistica: prima l'inganno
per farlo allontanare dalla propria abitazione, poi l'esplosione
ravvicinata di due colpi di fucile caricato a pallettoni ed
infine il tentativo di eliminare il cadavere. I due indagati,
che conoscevano molto bene la vittima, in concorso con altri
soggetti da identificare, avrebbero infatti impiegato dei mezzi
meccanici per eseguire le operazioni di scavo di una buca,
all'interno della quale volevano collocare l'auto con
all'interno il cadavere dopo averle dato fuoco.
A dare l'allarme, nel tardo pomeriggio del 17 gennaio 2022,
ai carabinieri di San Calogero era stato il proprietario di un
fondo agricolo nei pressi del torrente "Mesima" che aveva
trovato una Fiat Panda bruciata risultata poi intestata alla
vittima. (ANSA).
Cadavere carbonizzato in auto nel vibonese, due arresti
L'omicidio nel 2021, fu un tentativo di lupara bianca