(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 07 MAR - Sono 149 in 43 comuni le
realtà impegnate nella gestione di beni confiscati alla
criminalità organizzata in Calabria. I dati emergono da un Focus
sulla Calabria di Libera che, in occasione dell'anniversario
della legge n.
In Calabria, dai dati raccolti sul attraverso l'azione
territoriale della rete di Libera emerge che il 66% delle realtà
sociali è costituita da associazioni di diversa tipologia (99)
di cui 2 associazioni sportive, mentre sono 25 le Coop sociali e
consorzi di cooperative pari al 16,3%. Tra gli altri soggetti
del terzo settore ci sono 13 realtà del mondo religioso
(diocesi, parrocchie e Caritas), 5 fondazioni e 7 enti pubblici
(tra cui aziende sanitarie e consorzi di Comuni). Nel censimento
non sono compresi i beni immobili riutilizzati direttamente per
finalità istituzionali dalle amministrazioni statali, che in
Calabria, secondo le stime di Libera sono 342, e quelli gestiti
direttamente dagli enti locali, 600.
In molti casi, in Calabria, la singola esperienza di
riutilizzo comprende più beni confiscati, anche di tipologia
diversa. Sono 72 i soggetti gestori che svolgono le loro
attività in appartamenti, a volte con box auto o con piccoli
giardini; 35 le esperienze di gestione di terreni a uso agricolo
mentre 40 hanno in gestione ville, fabbricati su più livelli e
di varia tipologia catastale o singole palazzine. Sono 87 i
soggetti gestori le cui attività sono direttamente legate a
servizi di welfare e politiche sociali per la comunità; 50 si
occupano di promozione del sapere, di turismo sostenibile e di
cultura, 16 legate ad attività agricole e ambientali e 7 in
attività sportive.
I beni immobili confiscati e destinati sono 3.137 mentre 1880
quelli in attesa di essere destinati. Sul lato delle aziende,
sono 227 quelle destinate e 310 quelle ancora in gestione.
(ANSA).
In Calabria 149 realtà impegnate in gestione beni confiscati
Ricerca di Libera, 66% sono associazioni di diversa tipologia