(ANSA) - VIBO VALENTIA, 08 MAR - Tre condanne e una raffica
di assoluzioni e prescrizioni del reato. Dopo quasi 10 anni di
dibattimento termina il processo sulle presunte truffe alle
assicurazioni.
Erano 43 le persone coinvolte in questo filone, tutte residenti
in vari centri della provincia di Vibo Valentia.
Le persone condannate in base alla sentenza emessa dal
giudice Tiziana Macrì, presidente del Tribunale collegiale (a
latere Roberta Ricotta e Laerte Conti) , sono Domenicantonio
Arena, di 49 anni, Giovanni Battista Arena (39) e Mylene Molina
(60) di Tropea. Per loro la pena è di due anni di reclusione,
assolti per altri capi di imputazione. Nei confronti dei primi
due, difesi dall'avvocato Francesco Rombolà, il pm aveva
chiesto una condanna a 10 anni mentre per la terza, difesa da
Michele Accorinti, 8 anni. In sede di sentenza è caduto il reato
associativo comportando un sensibile abbassamento dell'entità
delle pene
Il Tribunale ha invece scagionato dalle accuse Antonio
Arena, Maria Carmela Arena, Sarina Margherita Nicolaci, Maria
Antonia Nicolaci, Graziella Arena, Giovanni Battista Arena,
Palma Paglianiti, Domenico Solano, Gessica Solano, Antonio
Barbieri, Stefano Preiti, Emanuela Currà, Domenico Preiti, Rocco
Durante, Giuseppe Greco, Salvatore Barbieri, Maria Concetta
Mazzeo, Concetta Lucifero, Giammaicol La Torre, l'avvocato
Giuseppe Santamaria e Giasmara La Torre.
Sono finiti in prescrizione altri reati contestati ad alcuni
degli imputati.
L'inchiesta denominata "Dirty business", ruotava attorno ad
una serie di incidenti e certificati medici ritenuti fasulli e
prodotti per ottenere risarcimenti non spettanti. La presunta
associazione per delinquere - reato contestato in sede di
conclusione indagini - secondo l'accusa avrebbe iniziato ad
operare in tutta la provincia di Vibo Valentia dal 2007 sino al
2015. (ANSA).
Truffa assicurazioni auto nel Vibonese, tre condanne
Inchiesta 'Dirty business',raffica di assoluzioni e prescrizioni