(ANSA) - COSENZA, 09 MAR - Il Tribunale del riesame ha
annullato il sequestro di cellulari e altri oggetti elettronici
a carico di due detenuti nel carcere di Rossano effettuato il 7
febbraio scorso. In quella occasione, la Polizia penitenziaria
sequestrò numerosi cellulari a carico di un centinaio di
detenuti, molti dei quali ristretti nei reparti di alta
sicurezza.
"Sono particolarmente soddisfatto - afferma il legale in una
nota - non solo perché è stato annullato il sequestro nei
confronti dei miei assistititi, ma anche perché il Tribunale del
Riesame, in una composizione così altamente qualificata, ha
accolto tutti i motivi di ricorso che ho suggerito".
Il Collegio, accogliendo l'istanza dell'avvocato Alberelli,
ha ritenuto illegittimo il sequestro e la successiva convalida,
per erronea attribuzione agli indagati dei beni oggetto di
sequestro. Secondo quanto riferito dal legale non è stato dato
l'avviso ai detenuti di nominare un difensore dal momento che il
sequestro è stato fatto il 6 febbraio ma solo il giorno
successivo i detenuti sono stati avvisati che potevano farsi
assistere da un difensore. Il legale ha anche sottolineato la
differenza tra il decreto della Procura, dove si afferma che i
cellulari erano "detenuti nelle camere di pernottamento", ed il
verbale di sequestro della Polizia penitenziaria dove invece si
dice che i "cellulari erano nell'areatore metallico del bagno
delle camere". Luogo, ha evidenziato il legale, dove i cellulari
potrebbero essere stati messi da chiunque.
Ogni smartphone rinvenuto in carcere, sostiene l'avvocato
Alberelli, è sicuramente un indizio di reato, ma è mancato il
legame tra i due detenuti del reparto di alta sicurezza ed il
materiale elettronico che potrebbe aver lasciato chiunque.
I telefoni, ovviamente, costituendo comunque un reato, sono
rimasti a disposizione della Procura di Castrovillari. (ANSA).
Annullato sequestro cellulari a carico di 2 detenuti a Rossano
Difensore, non provato loro coinvolgimento. Confermato per altri