(ANSA) - CATANZARO, 10 MAR - Il gup del Tribunale di
Catanzaro ha rinviato a giudizio l'ex rettore dell'Università
Magna Graecia e tre ex manager della sanità per falso ideologico
e materiale commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici. I
quattro, secondo l'accusa, durante la pandemia, avrebbero
gonfiato i numeri dei posti letto Covid per evitare che la
regione finisse in zona rossa.
Gli imputati sono Giuseppe Giuliano ex commissario
straordinario del policlinico universitario ed ex commissario
dell'Asp di Catanzaro, Matteo Galletta ex direttore sanitario
della Azienda ospedaliera universitaria "Mater Domini", l'ex
rettore dell'Università Magna Graecia Giovambattista De Sarro e
l'allora direttore sanitario del Policlinico universitario
"Mater Domini" Caterina De Filippo.
Secondo l'accusa, i quattro avrebbero comunicato in due
circostanze alla regione Calabria un numero non rispondente al
vero di posti letto Covid-19 attivabili in 48 ore in area medica
nel campus universitario di Germaneto di Catanzaro e nel
presidio "ex Villa Bianca". Il caso è stato portato alla luce da
un'indagine svolta dalla Guardia di finanza.
Secondo quanto emerso dalle indagini, durante l'emergenza
epidemiologica, Giuliano e Galletta avrebbero comunicato il dato
non rispondente sui posti letto che, invece, sarebbe rimasto
invariato fino alla cessazione dell'emergenza. Lo stesso dato,
successivamente comunicato al ministero della Salute, integrato
con altri valori, costituiva il parametro di riferimento per
l'attribuzione del "colore di rischio" alla regione finalizzato
a contenere la diffusione del virus.
Dalle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico
finanziaria di Catanzaro, anche attraverso accertamenti sul
posto e verifiche documentali, il numero dei posti letto
segnalato era superiore a quello materialmente ed effettivamente
realizzabile nel termine previsto, a causa della carenza di
personale sanitario e delle relative dotazioni strumentali e
logistiche. (ANSA).
Posti letto Covid gonfiati, a giudizio ex manager in Calabria
Avrebbero comunicato numeri maggiorati per evitare la zona rossa