(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 20 MAR - È stata presentata nella
sala Monteleone del Consiglio regionale la relazione
sull'attività annuale del Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza
della Regione Antonio Marziale.
"Un incarico, quello del Garante, che non va confuso come
una poltrona da utilizzare come ringraziamento al termine della
campagna elettorale - ha affermato il presidente del Consiglio
regionale Filippo Mancuso che ha parlato dei vari 'uffici', tra
Garanti e Osservatori, che "stanno facendo un ottimo lavoro - ha
aggiunto - e dando un grande contributo alla crescita sociale
della Calabria".
"Con la sua conferma di Marziale - ha detto ancora Mancuso -
non abbiamo premiato la sua appartenenza, ma la competenza e
l'abnegazione. Si è speso affinché questo Consiglio regionale
proponesse a livello nazionale le sollecitazioni per una legge
che elevi anche in Italia, il limite dell'età consensuale da 14
a 16 anni".
Nel sottolineare la grande presenza istituzionale, e civile
in sala, la vice presidente della Giunta regionale Giusy Princi
ha parlato di una "presenza che dimostra il modo con il quale
nel corso degli anni hai svolto il tuo ruolo, sempre in trincea,
sempre in prima linea".
La relazione è la quinta da quando Marziale ha assunto la
carica di Garante in Calabria. Nel ricordare le tante conquiste
degli anni scorsi, fino alla mozione sull'età consensuale che è
stata recepita dal Parlamento, il Garante ha rimarcato la
mancanza di un reparto pubblico di neuropsichiatria infantile,
"siamo la regione con il più alto indice di disagio
psico-sociale e di povertà educativa. Abbiamo infrastrutture,
collegamenti stradali e ferroviari insufficienti e parliamo di
ponti avveniristici. Abbiamo una Calabria ferma all'era del
'cinghiale bianco', sempre meno popolata da giovani, post
adolescenti che appena finita la scuola se ne vanno. Non è un
momento roseo per i giovani ed il Garante per l'infanzia della
Calabria deve avere il coraggio di dirlo perché è stato nominato
per questo e chi governa deve ascoltarlo".
Il procuratore capo del Tribunale dei Minori di Reggio
Calabria, Roberto Di Palma si è soffermato sul ruolo del Garante
"del quale abbiamo sentito la mancanza quando non c'è stato. E
secondo me - ha aggiunto Di Palma - è questa la cosa che
maggiormente sottolinea l'importanza del ruolo che svolge". Di
Palma, nel corso del suo intervento da osservatore privilegiato
dell'ambito minorile ha segnalato l'assenza in tutta la Regione
Calabria di strutture socio-sanitarie per i minori. "E significa
- ha aggiunto - che un ragazzo è psichiatrico e minorenne non ha
dove andare, e spesso rappresenta un pericolo per se stesso e
per gli altri e spesso vengono messi in lista d'attesa in altre
regioni". (ANSA).
Garante infanzia,'momento non roseo giovani,chi governa ascolti'
Presentata a Reggio la relazione annuale sull'attività