(ANSA) - PORTIGLIOLA, 08 APR - "Una manifestazione per
rendere onore ad un carabiniere, Domenico Lacopo, che ha
sacrificato la propria vita per la libertà e la giustizia. Un
tributo di memoria doveroso soprattutto nei confronti della
comunità e dei suoi giovani, che hanno bisogno non di parole ma
di esempi di coraggio, di attaccamento alla Patria, di
sacrificio per il perseguimento del bene comune".
"E' particolarmente meritevole la decisione della Commissione
- ha proseguito Ferro - di porre rimedio alla mancanza di un
ricordo per i caduti per la Patria dopo quelli della Grande
Guerra, facendo coincidere l'apposizione della targa
commemorativa con l'inizio dei lavori di ampliamento del
Municipio, un intervento che ha un importante valore simbolico
perché la casa comunale rappresenta l'intera comunità, che vuole
crescere e guardare al futuro con fiducia. Domenico Lacopo
interpretò in pieno la figura del carabiniere, consacrando la
propria vita alla protezione della comunità e alla difesa dei
valori fondamentali della nostra Nazione. La sua storia è un
esempio di coraggio, di fermezza d'animo e amore patrio, contro
l'oppressione nazista e per la difesa della libertà e della
dignità umana". Ferro ha quindi ringraziato l'Arma dei
Carabinieri cui ha rinnovato la propria vicinanza per la
scomparsa in servizio di due giovani militari in un incidente
stradale nel Salernitano.
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il
commissario straordinario al Comune di Portigliola Giovanni
Todini, il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio
Calabria generale Cesario Totaro, il vice prefetto vicario di
Reggio Calabria Stefania Caracciolo, il vescovo di Locri-Gerace
mons. Francesco Oliva, alla presenza di rappresentanti della
magistratura e delle forze dell'ordine, dei sindaci del
comprensorio, delle associazioni d'arma. La manifestazione, alla
quale hanno assistito tanti giovani studenti, si è conclusa con
un'esibizione della banda musicale della Citta Metropolitana di
Reggio Calabria.
Lacopo, nato a Portigliola e deceduto per fucilazione ad
opera delle truppe di occupazione tedesche nel marzo del 1945 a
Sarzana (La Spezia), partecipò attivamente nella guerra di
Liberazione soprattutto per proteggere la popolazione civile a
seguito degli eccidi compiuti nelle valli appenniniche tra
Liguria e Toscana dove svolgeva servizio. Nel 1954 la Repubblica
Italiana riconobbe con la Medaglia di bronzo al valor militare
le doti del Milite, e riconobbe inoltre alla madre, che visse a
Portigliola fino agli anni settanta, una pensione di guerra per
il servizio prestato alla Nazione dal figlio. Nel 1989 le
spoglie mortali di Lacopo Domenico furono traslate al Cimitero
di Portigliola. (ANSA).
A Portigliola targa in ricordo carabiniere fucilato da nazisti
Ferro: 'tributo doveroso verso la comunità e i suoi giovani'