(ANSA) - CROTONE, 10 APR - È stata rinviata per la mancanza
di interpreti di lingua dari e farsi l'udienza del processo
contro i presunti scafisti del barcone naufragato a Cutro il 26
febbraio scorso: Sami Fuat, turco di 50 anni, Khalid Arslan, di
25 anni, e Ishaq Hassnan, di 22 anni, entrambi pakistani, tutti
accusati di naufragio colposo, favoreggiamento all'immigrazione
clandestina e morte in conseguenza di altro reato.
Stamani era prevista l'udienza con la rogatoria
internazionale per ascoltare, su richiesta della Procura della
Repubblica di Crotone, alcuni superstiti del naufragio nel quale
sono morte 94 persone, di cui 35 minori.
Il presidente del collegio, Edoardo D'Ambrosio, ha provato ad
aprire l'udienza ascoltando uno dei testimoni che parlava un po'
di tedesco. Alla decisione si sono opposti sia il pm Pasquale
Festa che i difensori degli imputati, gli avvocati Salvatore
Perri e Teresa Paladini, in considerazione del fatto che la
testimonianza era considerata molto importante ai fini
processuali e che quindi andava garantita la traduzione esatta
delle parole pronunciate. Ad un certo punto anche il giovane
testimone afgano ha rinunciato, spiegando al Tribunale che non
riusciva a capire tutte le domande tradotte in tedesco e che
voleva poter rilasciare le sue dichiarazioni nella lingua madre.
L'udienza è stata aggiornata al prossimo 24 aprile ed il
presidente ha chiesto la convocazione degli interpreti necessari
per portare avanti la discussione. Al riguardo, dalla Germania
hanno avvisato che il 24 aprile la sala a disposizione per la
videoconferenza è disponibile solo fino alle 15.30 e quindi è
stato deciso di anticipare di un'ora, alle 10.30, l'inizio
dell'udienza. (ANSA).
Mancano interpreti, rinviata udienza sul naufragio di Cutro
Non è stato possibile ascoltare tre superstiti afgani