(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 18 APR - "Costituire una società
composta dal capitale della Regione e da una lista di
imprenditori che possano prendere in gestione le aziende
confiscate alla 'ndrangheta". E' la proposta lanciata dal
presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso
della cerimonia di inaugurazione della nuova sede di Reggio
Calabria dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e
confiscati, diretta dal prefetto Bruno Corda.
Il riferimento non è a tutte le aziende confiscate, "perché
alcune di queste - ha sottolineato Occhiuto - purtroppo sono
state costituite soltanto per riciclare. Ma si potrebbe
verificare quali aziende meritano di essere fuse e il patrimonio
monetizzato a vantaggio dei cittadini e quali invece possono
essere gestite per produrre ricchezza. Ne ho parlato col
ministro oggi e ne ho parlato con la sottosegretaria Ferro
qualche volta. La Regione è chiaramente disponibile. Bisogna
dimostrare ai cittadini che lo Stato è più forte della
'ndrangheta".
La proposta di Occhiuto è stata accolta dal ministro
dell'Interno Matteo Piantedosi, presente all'inaugurazione, che,
durante il suo intervento, ha affermato: "So che ci state già
lavorando. È un tema che si sta affrontando per vedere, a
legislazione invariata e a risorse invariate quello che si può
fare di più e di meglio per aiutare le aziende che vengono
confiscate a permanere sul mercato. È bene dire che molte di
queste imprese arrivano nella disponibilità istituzionale in
condizioni già precarie. Accolgo ben volentieri qualche cosa che
si possa fare ed eventualmente noi sottoscriviamo protocolli".
"Oggi - ha detto la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro -
si inaugura un patrimonio non soltanto per Reggio Calabria o per
la Regione Calabria, ma le quattro sedi italiane vedono in
questa, ovviamente, un punto di prestigio per l'assegnazione dei
beni confiscati che nell'ultimo anno è salita di oltre il 55%,
sia per quanto riguarda i presidi di polizia piuttosto che tutta
la parte dell'utilizzo a fini sociali. È una giornata importante
ma anche un simbolo altrettanto importante di chi vuole
esportare da qui, da Reggio Calabria, l'antimafia, da chi dice
ovviamente alla mafia che lo Stato c'è, è presente, non
arretra".
All'inaugurazione della sede dell'Anbsc ha partecipato anche
il sindaco Giuseppe Falcomatà secondo cui "l'investimento dello
Stato nella città di Reggio Calabria si consolida, si rafforza,
si rinnova e si innova. Siamo convinti che questo sia un
ulteriore punto di ripartenza per l'Agenzia dei beni confiscati
che consenta alle istituzioni di continuare a lavorare per
trasformare il triste primato di essere una delle città con il
maggior numero di beni confiscati alla criminalità organizzata
in un primato positivo e cioè quello di essere la città che
restituisce ai cittadini alle associazioni i beni che sono
frutto di attività criminali. Questo è il messaggio più
importante che si può dare a un cittadino". (ANSA).
Occhiuto, 'affidare alla Regione le aziende confiscate'
Inaugurazione nuova sede Agenzia. Ferro: ' Stato non arretra'