(ANSA) - CATANZARO, 22 APR - La Corte dei Conti ha revocato
il sequestro dei beni mobili e immobili per un valore di oltre
cinque milioni di euro che era stato disposto il 27 marzo scorso
dalla Sezione giurisdizionale dello stesso organo di giustizia
contabile a carico di due dirigenti dell'ex azienda ospedaliera
"Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro, Elga Rizzo, di 53 anni, e
Vittorio Prejanò, di 67, per un presunto danno erariale alle
casse dell'ente.
I fatti contestati ai due dirigenti risalgono a circa dieci
anni fa e riguardano Il mancato introito di ingenti somme da
parte dell'ex Azienda ospedaliera a causa di un accordo
transattivo stipulato nel 2014 con la casa di cura privata
"Villa Sant'Anna" in relazione ai crediti vantati dall'Azienda
nei confronti della clinica per la cessione di
sangue e prodotti emoderivati.
La Corte ha disposto il dissequestro affermando che "le
argomentazioni accusatorie risultano parziali" e che "non è
scontato che Elga Rizzo e Vittorio Prejanò", difesi
rispettivamente dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Luigi
Combariati, "abbiano agito 'motu proprio' in quanto la
transazione con la casa di cura 'Villa Sant'Anna' prende avvio
da una richiesta interna del direttore del Centro trasfusionale
dell'ex Azienda ospedaliera, che era il soggetto competente per
materia sul servizio dei prodotti emoderivati". (ANSA).
Dissequestrati beni 2 dirigenti ex Azienda ospedaliera Catanzaro
Provvedimento della Corte dei conti. Valore oltre 5 milioni