(ANSA) - CACCURI, 11 MAG - Sono quattro i finalisti del
Premio letterario Caccuri, giunto alla tredicesima edizione. Si
tratta di Alessandro Giuli, con il volume Gramsci é vivo,
pubblicato da Rizzoli; Paolo Mieli, con Il secolo autoritario.
Perché i buoni non vincono mai (Rizzoli); Sigfrido Ranucci, con
La scelta (Bompiani) e Barbara Stefanelli, con Love harder. La
ragazze iraniane camminano davanti a noi (Solferino). I
finalisti del premio sono stati resi noti dal presidente della
giuria, Giordano Bruno Guerri, nel corso di una conferenza
stampa al Salone del libro di Torino.
"Il Premio Caccuri - ha detto Bruno Guerri durante l'incontro
- è la Calabria delle tradizioni millenarie che si intrecciano:
dall'impronta magnogreca fino alle pagine di Saverio Strati e
Corrado Alvaro, passando per il Medioevo di Gioacchino da Fiore.
Quest'anno il riconoscimento, come sempre del resto, racconta il
tempo che viviamo attraverso quattro protagonisti della vita
culturale e sociale del nostro Paese. Sono 13 le edizioni di un
premio che é diventato un punto di riferimento nel panorama
intellettuale italiano. Caccuri è un luogo di confronto tra
idee, un'agorà nel cuore del Sud".
Secondo Adolfo Barone, il presidente dell'Accademia dei
Caccuriani, associazione
che organizza il premio, "si tratta di una tredicesima edizione
del riconoscimento
che ruota intorno a quattro saggisti di grande spessore, quattro
giornalisti che hanno saputo andare al di là della notizia,
facendo dell'approfondimento un punto di forza. Il Premio
letterario Caccuri è un festival della cultura tout court in cui
i libri dialogano con il teatro, la musica, le arti
performative, l'enogastronomia, gli usi e i costumi del
territorio. È una Calabria straordinaria che chiama a raccolta
menti brillanti e idee per promuovere la cultura e le bellezze
di una terra ineguagliabile". (ANSA).
Premio Caccuri, resi noti i quattro finalisti
Sono Giuli, Mieli, Ranucci e Barbara Stefanelli