Calabria

Migranti: inaugurato a Taurianova il "Borgo sociale"

Struttura di accoglienza per lavoratori extracomunitari

Redazione Ansa

(ANSA) - TAURIANOVA, 22 MAG - É stato inaugurato a Taurianova il "Borgo sociale", la struttura di accoglienza per lavoratori migranti, che consentirà la graduale chiusura dell'accampamento di contrada Russo. Al taglio del nastro, da parte del prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, e del sindaco Roy Biasi, è seguita la consegna ad un primo gruppo di 20 persone dei moduli abitativi ubicati in un terreno confiscato proprio di fronte al campo che per anni è stato meta dei bracciante in cerca di riparo.
    Oltre al prefetto Vaccaro ed sindaco Biasi, sono intervenuti gli assessori Maria Fedele e Angela Crea; l'ex dirigente comunale Andrea Canale; l'operatrice del consorzio Macramè Noemi Asciutto e Bamba Bengaly, in rappresentanza della comunità straniera.
    Presenti, fra gli altri, i vertici locali delle forze dell'ordine ed i sindaci di Rosarno, Pasquale Cutrì; San Ferdinando, Gianluca Gaetano, e Terranova Sappo Minulio, Ettore Tigani, insieme al segretario della Cisl Area Metropolitana di Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri.
    Il Prefetto, nel suo intervento, ha legato "l'importanza dell'inaugurazione alla recente apertura di una struttura simile a Rosarno, segno che il territorio sta dando una risposta abitativa adeguata, sebbene transitoria, in vista di quell'integrazione definitiva che consiste nel riconoscimento dei diritti e della lotta allo sfruttamento dei lavoratori".
    L'assessore Crea, nel ringraziare l'Area Welfare del Comune attualmente guidata da Saverio Latella, ha inserito il Borgo sociale "nel più ampio ventaglio di servizi che il Comune offre all'interno del Polo sociale integrato, gestito egregiamente dagli operatori di Macramè che in questa nuova struttura stanno assicurando la mediazione culturale che serve e quella vigilanza necessaria per assicurare una giusta fruizione dei moduli abitativi". "Diamo compimento oggi - ha detto il sindaco Biasi - ad un altro pezzo del progetto Supreme. dimostrando, anche all'Unione Europea che ha elargito i finanziamenti, al ministero del Lavoro e alla Regione compartecipi, che il nostro Comune vuole continuare a favorire ad un livello più alto la giusta integrazione dei lavoratori regolari, chiudendo nella Piana di Gioia Tauro quest'altro ghetto informale che tanta reputazione negativa ha suscitato per lo Stato. L'apertura del Borgo sociale, per effetto di una collaborazione fra istituzioni per la quale mi sento di ringraziare il prefetto Vaccaro, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e l'assessore regionale Emma Staine, ci consente di rendere ancora più evidente il risultato eccezionale che il Comune dà prova di avere raggiunto da qualche anno nelle politiche abitative grazie all'apposita Agenzia per l'Abitare che abbiamo formato, fornendo un plafond di servizi unici in tutto il territorio regionale che stanno incontrando il gradimento dei lavoratori stranieri e dei proprietari di case. Oggi ci mettiamo definitivamente alle spalle un passato fatto di improvvisazione e disorganizzazione di Stato. E lo facciamo valorizzando l'utilizzo a fini sociali di un bene confiscato e fornendo ai lavoratori un servizio all'avanguardia che loro stessi ci hanno richiesto e che sono certo, anche grazie alla mediazione culturale sviluppata in questi anni dal consorzio Macramè, sapranno confermare con gli alti standard di vivibilità che stiamo garantendo nella struttura".
    "Intendiamo proseguire ora - ha aggiunto il primo cittadino di Taurianova - verso la realizzazione degli altri step del nostro progetto, specie quelli che riguardano la dotazione di un sistema di trasporto pubblico e green, sempre in collaborazione con la Prefettura di Reggio Calabria, che ringrazio per la particolare sensibilità che ha dimostrato rispetto ad un iter in cui si intrecciano umanità e diritti, lavoro e doveri pubblici e che proprio per questo è paradigmatico di un'efficienza ed efficacia amministrativa che, insieme alle altre istituzioni, abbiamo impiegato per superare lungaggine burocratiche che, non dipendenti dal nostro ente, si sono palesate per via della localizzazione della struttura in una zona di campagna che abbiamo dovuto dotare di infrastrutture e reti idriche ed elettriche prima mancanti". (ANSA).
   

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