(di Ezio De Domenico)
(ANSA) - CATANZARO, 01 GIU - Al "Piper c'era il mondo che
cambiava. Anzi, quella discoteca era l'espressione stessa del
cambiamento.
Intervistata dal giornalista e critico musicale Franco Schipani,
per molti anni riferimento della Rai negli Stati Uniti, e dal
fondatore del Museo del Rock, Piergiorgio Caruso, Mita Medici ha
parlato con passione ciò che é stato per molti anni il Piper e
del ruolo che ha svolto per diffondere la conoscenza dei
fenomeni musicali dell'epoca, ripercorrendo al contempo il suo
percorso artistico che l'ha vista protagonista nel cinema, nel
teatro e anche come cantante. Ha parlato dei suoi inizi negli
Stati Uniti, quando aveva appena 15 anni, dove ha avuto i primi
contatti col mondo dello spettacolo, e del cinema in
particolare. Del suo rientro in Italia, quando vinse il concorso
per "Miss Teen-agers" e del terzo posto raggiunto nella finale
mondiale del concorso, ancora negli Usa, a Los Angeles. Ha
raccontato dei suoi primi passi nel mondo del cinema, col suo
esordio come protagonista, a 16 anni, nel film "Estate", di
Paolo Spinola. Ed anche della sua partecipazione ai fotoromanzi,
il primo dei quali insieme a Mal dei Primitives, in un
riadattamento della storia di Giulietta e Romeo. E poi del suo
ingresso nel mondo della musica, interpretando canzoni che
ebbero un discreto successo. É stata un'icona giovanile seguita
e stimata da tanti, come testimoniato da alcune delle persone
che hanno partecipato all'incontro al Museo del rock.
Il Piper, comunque, le é rimasto sempre nel cuore. "Quel locale
- ha raccontato - ha sempre avuto qualcosa che agli altri
mancava. Era frequentato da persone di tutte le estrazioni
sociali. E l'espressione di un periodo storico improntato ad una
sorta di ribellione pulita e senza implicazioni politiche".
Immancabile il riferimento all'incontro ed al rapporto vissuto
per due anni con Franco Califano. "É stato - ha detto - uno dei
più grandi amori della mia vita. E anche dopo che é finita, tra
noi ci sono sempre stati stima e affetto".
Ed alla domanda di tracciare un bilancio della sua vita
artistica e se sia stata adeguatamente apprezzata dal mondo
dello spettacolo, ha risposto con sincerità. "Io ho vissuto fino
in fondo la mia vita - ha detto - senza mai scendere a
compromessi. Non ho rimpianti, comunque. E ancora tante cose da
fare". (ANSA).
Mita Medici, 'al Piper c'era il mondo che cambiava'
L'attrice racconta l'epopea della nota discoteca della capitale