Calabria

Irregolarità in depuratori nell'Alto Tirreno cosentino

Controlli interforze tra San Nicola Arcella e Scalea

Redazione Ansa

(ANSA) - SAN NICOLA ARCELLA, 22 GIU - Uno scarico di reflui fognari depurati con valori fuori tabella e dati incompleti o inesatti del registro di carico e scarico dei fanghi da depurazione: queste le irregolarità accertate dai carabinieri in alcuni depuratori tra i comuni di San Nicola Arcella e Scalea.
    Le disfunzioni sono emerse nell'ambito di controlli interforze svolti in tre impianti tra i due comuni dell'Alto Tirreno cosentino, oltre che in alcune vasche di raccolta reflui a servizio di parchi condominiali. Personale dell'Agenzia ambientale della Regione Calabria (Arpacal) ha effettuato campionamenti "allo scopo - viene spiegato - di intercettare eventuali flussi inquinanti e pianificare, in prospettiva futura, ulteriori mirati controlli".
    In merito, il sindaco di San Nicola Arcella Eugenio Madeo ha detto: "Ho verificato con dipendenti comunali e la ditta che gestisce i nostri impianti e in uno di essi le forze dell'ordine hanno riscontrato alcune irregolarità nella tenuta dei registri di carico e scarico dei fanghi, che saranno oggetto di approfondimento. Null'altro".
    "Ci teniamo molto alla qualità della depurazione - ha aggiunto - consapevoli delle ripercussioni che essa ha sul mare.
    Da due anni, l'amministrazione comunale ha avviato un'operazione trasparenza: chiunque, residente o turista, può chiedere in qualsiasi momento di accedere ai nostri impianti di depurazione per effettuare campionamenti e conseguenti analisi presso i laboratori che ritengono opportuni, purché siano autorizzati.
    Inoltre - ha concluso - abbiamo di recente rifatto l'intera condotta in mare delle acque depurate, per 700 metri, grazie a fondi regionali".
    Il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, ha reso noto di non aver avuto alcuna comunicazione in merito ai controlli delle forze dell'ordine e che avvierà "appena possibile le necessarie verifiche in merito con il personale addetto".
    I controlli sono avvenuti nell'ambito di servizi mirati ad accertare la violazione di leggi in materia ambientale, in particolare a danno dell'ambiente marino, e di sicurezza alimentare e sui luoghi di lavoro. Alle operazioni hanno partecipato carabinieri (Scalea), carabinieri forestali (Scalea e Cetraro), ispettorato del lavoro, antisofisticazione e sanità (Cosenza), guardia costiera (Maratea) con il supporto specialistico di personale Arpacal. (ANSA).
   

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