Calabria

Confesercenti,in Calabria nel 2023 transazioni immobiliari -0,6%

Anama, 'quotazioni al ribasso ad eccezione di Cosenza e Crotone

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANZARO, 28 GIU - In Calabria nel 2023 si sono registrate 16.374 transazioni relative al mercato immobiliare, con un leggero calo dello 0,6% rispetto all'anno precedente.
    Dato positivo considerando che in Italia si sono registrate quasi 710 mila transazioni, con un calo del 10% rispetto al 2022. E' quanto fa sapere l'Anama (Associazione nazionale agenti e mediatori creditizi) di Cosenza che ha analizzato i dati della regionale forniti dall'Agenzia delle Entrate.
    "La provincia di Cosenza - riporta l'analisi di Anama - ha fatto registrare il 44,9% dell'intero mercato calabrese, seguono Catanzaro con il 20% e Reggio con il 19,30%, mentre Crotone e Vibo Valentia hanno quote mercato inferiori al 10%. Le quotazioni nei capoluoghi sono state tutte leggermente al ribasso, ad eccezione delle città di Cosenza, in cui si è registrato un rialzo del +2,3% (980€/mq) e di Crotone, in cui si è registrato un rialzo del +1,0% (938€/mq). Per quanto riguarda le transazioni normalizzate nei capoluoghi l'unica variazione positiva è stata registrata per la città di Crotone con +3,9%, mentre Cosenza ha fatto registrare -11,3% e Catanzaro -17,4%.
    Variazioni al ribasso anche per le città di Reggio -5,3% e Vibo -1,8%. La tipologia più transata nelle province e nei capoluoghi, è stata il taglio medio, ovvero dai 100 mq ai 111 mq".
    "La flessione delle transazioni - è detto nell'analisi - è stata fortemente influenzata dall'aumento dei tassi dei mutui che hanno condizionato l'accesso al credito di tante famiglie per l'acquisto della pima casa. Difatti nel 2023 l'erogato nazionale è stato di poco superiore 41 miliardi con una flessione del 25,4% rispetto al 2022; l'incremento dei tassi ha reso l'acquisto meno accessibile incentivando la domanda di locazioni con conseguente aumento dei canoni che si attestano ad un +2,9% a livello Nazionale. L'aumento dei tassi non ha inciso invece sulle compravendite ad uso investimento che registrano un aumento, probabilmente perché questo segmento di mercato è poco incline all'accesso al debito bancario per concludere la transazione, prediligendo risparmi e disponibilità proprie".
    (ANSA).
   

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