Calabria

Corruzione per appalti nella sanità in Calabria, tre arresti

Ai domiciliari un medico docente universitario e 2 imprenditori

Redazione Ansa

 I finanzieri di Catanzaro, coordinati dalla Procura, hanno notificato un'ordinanza del gip a 15 soggetti indagati, a vario titolo, per corruzione, concussione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, turbata libertà degli incanti, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico, abusiva introduzione in sistema informatico ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Due imprenditori e un dirigente medico-docente universitario dell'Azienda "Dulbecco" sono stati messi ai domiciliari mentre 13 dipendenti di strutture sanitarie sono stati sospesi. Indagato un consigliere di un Comune della provincia.
   I finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, in particolare, hanno eseguito la misura della sospensione dai pubblici uffici nei confronti di tredici pubblici ufficiali - fra cui il medico-docente posto ai domiciliari, dipendenti, rispettivamente dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, dell'Azienda ospedaliera universitaria "Dulbecco" di Catanzaro, dell'Asp di Crotone, dell'Asp di Cosenza, del Grande Ospedale Metropolitano "Bianchi Melacrino
Morelli" di Reggio Calabria e dell'Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro.
   I provvedimenti scaturiscono da una complessa indagine svolta dal Nucleo di polizia economica-finanziaria/Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di finanza di Catanzaro finalizzata al contrasto delle più sofisticate forme di illecita gestione delle risorse erariali e delle frodi ai danni dello Stato.
   Ai domiciliari sono stati posti Giuseppe Lucio Cascini, professore ordinario di diagnostica per immagini, destinatario anche dell'interdizione; Pasquale Bove, rappresentante della Medicalray s.r.l. e dalla Teknos S.r.l e Ciro Oliviero, agente commerciale della Siemens Healthcare Sri.

   La misura interdittiva è emessa nei confronti di Gennarina Arabia, componente della commissione giudicatrice; Antonio Nicola Arena, responsabile tecnico di laboratorio dell'A.0. "Pugliese Ciaccio" e membro della  commissione tecnica di gara; Antonio Armentano, all'epoca dei fatti direttore del reparto di Neuroradiologia del Grande Ospedale Metropolitano "Bianchi Melacrino Morelli" di Reggio Calabria, in qualità di componente del Tavolo Tecnico della Sua Calabria; Vittoria Celi, dottoressa inquadrata all'interno dell'equipe medica di Patologia clinica dell'azienda Mater Domini; Pietro Gangemi, direttore f.f. del laboratorio di Chimica clinica dell'A.O. "Pugliese Ciaccio; Michelina Graziano, all'epoca dei fatti responsabile Fisica sanitaria Aziendale dell'Asp di Cosenza; Vincenzo Militano, dirigente medico facente parte dell'equipe medica del dottor Paolo Puntieri, S.O.C. Medicina nucleare dell'Azienda ospedaliera "Pugliese Ciaccio"; Pasquale Minchella, direttore f.f. del laboratorio di Virologia e Microbiologia dell'A.0. "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro; Pasquale Santaguida, addetto alla Struttura provveditorato -Economato e Gestione Logistica e di Rup; Rita Carlotta Santoro, responsabile f.f. della struttura complessa Centro emofilia emostasi e trombosi del dipartimento di Ematologia oncologia dell'A.O. "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro; Adolfo Siciliani, all'epoca dei fatti direttore dell'Uoc Radiologia dell'A.S.P. di Crotone.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it