(ANSA) - CATANZARO, 05 LUG - Era sospettato di essere un
informatore dei carabinieri e, per questo motivo, secondo quanto
hanno riferito alcuni collaboratori di giustizia, venne ucciso.
Per l'omicidio di Salvatore Di Cicco, di 34 anni, avvenuto a
Crucoli nel settembre del 2001, il gup di Catanzaro, Gilda
Danila Romano, ha inflitto tre condanne.
La pena più pesante, 30 anni, è stata comminata a Giuseppe
Spagnolo, di 55 anni, A sette anni sono stati condannati i due
pentiti che hanno collaborato alle indagini sull'omicidio,
Nicola Acri, di 45 anni, e Ciro Nigro, di 57.
Secondo la ricostruzione dei fatti da parte della Dda di
Catanzaro, gli esecutori dell'omicidio, esponenti dei "locali"
di 'ndrangheta di Cirò, Cassano allo Ionio e Corigliano Calabro,
avrebbe attirato Di Cicco in un tranello, grazie all'aiuto di
Ciro Nigro, ex esponente della 'ndrina di Corigliano Calabro,
che avrebbe ordinato alla vittima di accompagnarlo a Cirò con il
pretesto di concludere un acquisto di armi. I due sarebbero così
partiti in macchina, con Di Cicco alla guida. Una volta giunti
sul lungomare di Torretta di Crucoli, Nigro, 'istruito' dai
mandanti dell'omicidio, tra i quali il boss di Rossano Nicola
Acri, avrebbe abbandonato la vittima alla mercè degli assassini.
Una volta sceso dall'auto, De Cicco sarebbe stato ucciso da
Spagnolo con alcuni colpi sparati con una pistola calibro 38.
(ANSA).
Sospettato di essere un informatore dei Cc e ucciso, 3 condanne
Sentenza emessa dal Gup di Catanzaro. Omicidio avvenne nel 2001