Calabria

Appello 'Breakfast', Scajola 'si chiude periodo sofferenza'

Ex ministro, "processo basato sul nulla e finito nel nulla"

Redazione Ansa

(ANSA) - IMPERIA, 09 LUG - "Si chiude un lungo periodo di sofferenza della mia vita. Un periodo segnato da accuse infamanti, che via via sono cadute, come era scontato che fosse, date le anomalie e le incongruenze che avrebbero potuto distruggere la mia fiducia nella Giustizia. Un processo che si è trascinato troppo a lungo, per finire nel nulla perché sul nulla era basato". Lo ha detto l'ex ministro dell'Interno e attuale sindaco di Imperia Claudio Scajola commentando la dichiarazione di non luogo a procedere per estinzione del reato dovuta all'intervenuta prescrizione emessa stamani dalla Corte di Appello di Reggio Calabria, al processo per procurata inosservanza della pena in favore dell'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, deceduto il 16 settembre 2022, a Dubai, dove si era rifugiato per dieci anni dopo essere stato condannato in via definitiva a tre anni di carcere, a conclusione del processo "Olimpia", per concorso esterno in associazione mafiosa. In primo grado Scajola era stato condannato a 2 anni.
    "Restano le ferite non rimarginabili - prosegue l'ex ministro - e i danni che questa vicenda, anche con la macchina mediatica del fango che l'ha accompagnata, ha causato a me e alla mia famiglia. Ho sempre ribadito a gran voce di aver agito correttamente e, per questo motivo, ho affrontato a testa alta ogni avversità, presentandomi ad ognuna delle udienze qui a Reggio Calabria, in qualsiasi condizione fisica o psicologica, spinto dal desiderio di far emergere la verità, per me e per le persone che mi vogliono bene". E conclude: "Da oggi, questa storia appartiene al passato. Anche a 76 anni continuo a guardare al futuro, con la serenità del cuore". (ANSA).
   

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