(ANSA) - CATANZARO, 26 LUG - Sono concentrati soprattutto
sulla sanità, i rilievi mossi dall Sezione regionale di
controllo della Corte dei conti per la Calabria in fase di
rendicontazione del bilancio del 2023 della Regione.
Sul fronte dei Lea, evidenziano i giudici, "in attesa dei
punteggi per il 2023 nelle tre aree - in corso di elaborazione
al Comitato di verifica Lea 'organismo ministeriale' si osserva
che i punteggi Lea nel 2022 nelle tre aree (distrettuale,
ospedaliere e prevenzione), ad eccezione dell'area ospedaliera,
risultano inferiori alla soglia di sufficienza (esito positivo
nel range 60-100), ed in peggioramento rispetto a quelli
conseguiti nel 2021, passando da 52,96 a 36,59 per l'area
prevenzione e da 48,51 a 34,88 per l'area distrettuale.
E' l'area prevenzione, per i giudici della Corte, "quella che
presenta le maggiori criticità, sia per quanto concerne gli
indicatori sulle coperture vaccinali che si attestano, negli
anni 2020/2022, su una media di 84 e in peggioramento nel 2023
(79,76/79,53) con valori lontani dalla soglia prevista (>95) sia
per quanto riguarda la proporzione di persone che hanno
effettuato test di screening in un programma organizzato.
Ciononostante, si registra un lieve miglioramento dal 2020 al
2022 per il test di screening per cervice uterina e per il test
di screening per mammella, incremento ascrivibile
presumibilmente alla fine dello stato emergenziale correlato al
Covid".
Dopo avere rilevato che Azienda Zero non è entrato ancora a
regime, poi, i giudici contabili "nel prendere atto
dell'osservanza, da parte della Regione, di quanto prescritto
dal dl 35/2013, rileva che il trend crescente delle somme non
trasferite e rimanenti in Gsa che aveva caratterizzato il
periodo 2021/2022, esercizio quest'ultimo che aveva evidenziato
un incremento deal 35% rispetto all'esercizio precedente, nel
2023, registra una inversione di tendenza nella misura in cui le
somme rimaste in Gsa risultano pari a 355.199.037 euro.
Ciononostante, la consistenza di tali somme seppure in
diminuzione appare ancora di notevole entità. Sebbene il
dipartimento regionale abbia riferito a tale proposito di aver
comunque trasferito nel corso del 2023 diverse risorse, la
Sezione non può non rilevare ancora una volta il mancato
utilizzo di copiose risorse che restano annualmente
inutilizzate, con l'effetto di paralizzare o recare sofferenza
all'attività corrente delle aziende, le quali per far fronte ai
pagamenti
commerciali si vedono costrette a ricorrere alle anticipazioni
di tesoreria, cui si
associano ingenti oneri finanziari".
In merito alle risorse statali per fronteggiare la pandemia
da Covid-19, per gli esercizi 2020/2021, "si è riscontrato il
persistere della criticità riferita al mancato trasferimento e
assegnazione di tali fondi residuando, alla data del 31 dicembre
2023, ancora da pagare l'importo di 74.293.639,41. Il riscontro
offerto dal dipartimento, nel suo richiamare a tale proposito, i
rilievi formulati
dal Tavolo tecnico, lascia emergere un quadro connotato da
profonde criticità
connesse alla situazione in cui versa la Regione Calabria".
Sotto il profilo della spesa del personale l'analisi dei
giudici "lascia trasparire le criticità profonde che
notoriamente affliggono il sistema sanitario calabrese avuto
riguardo alle carenze di personale sanitario, cagionate
asseritamente anche dal blocco del turnover conseguente al piano
di rientro. A tale proposito quanto comunicato in merito ai
bandi di concorso per posizioni sia a tempo determinato che
indeterminato e ai bandi per l'assunzione a seguito di mobilità
restituisce un quadro sconfortante connotato da innumerevoli
rinunce, esclusioni per mancanza di requisiti, bandi andati
deserti, assenza di nulla osta per la mobilità". (ANSA).
Rilievi Corte conti sulla sanità, mancato utilizzo risorse
'Lea 2022, ad eccezione dell'area ospedaliera, insufficienti'