(ANSA) - VIBO VALENTIA, 18 OTT - "Le mafie sono tornate ad
essere forti sullo scenario internazionale e italiano. Sparano
di meno, fanno meno rumore, ma continuano ad esserci, per di più
rigenerate".
"Non basta, allora - ha aggiunto - tagliare la mala erba in
superficie con il lavoro di magistrati, forze di polizia e
prefetture. Occorre andare più a fondo ed estirpare il male alla
radice. E per raggiungere questo scopo bisogna avviare un
impegno culturale ed educativo in vari settori, come
l'occupazione e la sanità. Insieme a questo serve, inoltre,
attuare un investimento reale, e non a parole, sui giovani, che
devono essere ascoltati e valorizzati con politiche che offrano
loro spazi e opportunità. Occorre anche fare una riflessione per
arrivare ad uno scatto qualitativo ulteriore nella lotta contro
le mafie".
"Abbiamo voluto tenere questa iniziativa in Calabria - ha detto
ancora don Ciotti - per uno scopo simbolico. Negli ultimi anni
proprio in questa regione ci sono state tante operazioni contro
la 'ndrangheta e c'è stata, soprattutto, una reazione della
società. La Calabria è una terra stupenda e non bisogna
dimenticarsi che gli abitanti di questa terra sono persone che
lavorano e s'impegnano per emergere e combattere il malaffare. E
non possono essere duecento clan mafiosi a mortificarne il
valore. Noi siamo qui proprio per chiederci cosa possiamo fare
come cittadini per fare prevalere il bene sul male del crimine".
(ANSA).
Don Ciotti, mafie fanno meno rumore ma continuano ad esserci
Fondatore di Libera ad iniziativa "Contromafiecorruzione" a Vibo