(ANSA) - COSENZA, 08 NOV - Il Tribunale amministrativo
regionale della Calabria ha rigettato i ricorsi presentati nei
giorni scorsi contro la Regione Calabria che ha fissato a
domenica 1 dicembre il referendum per la fusione di Cosenza,
Rende e Castrolibero.
"La scelta operata dalla Regione - è scritto nel giudizio
del Tar - di indire il referendum, consultando le popolazioni
dei Comuni interessati dal progetto di fusione, appare
rispettosa del richiamato regime giuridico di matrice
costituzionale, ordinaria e regionale la fissazione della
consultazione referendaria alla data dell'1 dicembre 2024 sembra
inoltre conforme alle disposizioni di cui all'art.
Al Tar Calabria si erano rivolti due dei tre enti coinvolti
nel procedimento attivato dal Consiglio regionale calabrese e
cioè i Comuni di Cosenza e Castrolibero, un comitato cosentino e
un'associazione di Rende. Nel ricorso si chiedeva
"l'annullamento, previa - è riportato ancora nella sentenza del
Tribunale amministrativo - sospensione dell'efficacia, del
decreto del Presidente della Regione n. 59 del 9 ottobre 2024 di
indizione del referendum consultivo obbligatorio 'Modifica dei
confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero
della provincia di Cosenza'" e di tutta una serie di altre
deliberazion i materia.
In definitiva, secondo il Tar: "nella ponderazione
comparativa tra gli interessi dedotti in giudizio, quello allo
svolgimento del referendum è da considerarsi preminente e ciò in
quanto il medesimo referendum postula in ogni caso una
consultazione diretta delle popolazioni interessate, l'esito
dello stesso non ha contenuto vincolante e comunque il relativo
risultato sarebbe travolto in sede giurisdizionale, ove
nell'approfondimento proprio della fase di merito dovesse
emergere la fondatezza dei rilievi di parte ricorrente e la
conseguente illegittima scelta della Regione". I cittadini dei
tre Comuni saranno chiamati ad esprimersi sulla fusione domenica
1 dicembre 2024. (ANSA).
Città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, referendum si farà
Tar rigetta ricorsi contro consultazione, al voto l'1 dicembre