(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 14 NOV - Beni per sei milioni di
euro sono stati sequestrati al boss Rosario Barbaro, di 84 anni,
ritenuto il capostipite dell'omonima cosca di Platì. Al termine
delle indagini patrimoniali eseguite dalla Direzione
investigativa antimafia, il provvedimento è stato emesso dalla
sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria
su proposta del procuratore Giuseppe Lombardo e del direttore
della Dia.
Titolare di fatto di numerosi fabbricati, terreni ed
importanti attività commerciali, secondo gli inquirenti,
Barbaro, detto "Rosi da Massara", riveste un ruolo apicale
all'interno di una famiglia di 'ndrangheta di Platì la cui
attività si estende su tutto il territorio nazionale, nonché
all'estero. Già destinatario nel lontano 1965 di un decreto di
appartenenza ad associazione mafiosa a firma dell'allora
questore di Reggio Calabria, nel corso dell'ultimo cinquantennio
Barbaro ha rivestito un ruolo via via crescente nell'ambito
della consorteria criminale, sino ad essere stato indicato
univocamente quale vertice della stessa.
La sua figura criminale è stata oggetto di svariate
operazioni di polizia giudiziaria che hanno interessato il
versante ionico della provincia reggina. In particolare, Rosario
Barbaro è stato coinvolto nelle operazioni "Reale", "Marine",
"Mandamento Ionico" e "Saggezza" e condannato per associazione a
delinquere di stampo mafioso.
Le indagini condotte dagli investigatori del Centro operativo
Dia di Reggio Calabria guidati dal colonnello Mario Intelisano
hanno consentito di ricostruire le acquisizioni patrimoniali del
boss sin dall'anno 1961, e di individuare il patrimonio
direttamente e indirettamente nella disponibilità di Barbaro, il
cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla sua
capacità reddituale.
Da qui il sequestro disposto dal Tribunale che ha riguardato
cinque società comprensive dell'intero patrimonio aziendale, di
cui tre ditte individuali operanti nel settore agricolo, un
circolo privato e un'attività di ristorazione. Si tratta di un
locale dove, stando agli inquirenti e alla cronaca
giornalistica, sono stati celebrati matrimoni di significativo
interesse criminale tra appartenenti ad importanti e storiche
famiglie di 'ndrangheta. Matrimoni dove sarebbero state
conferite anche nomine alle più alte cariche dell'organizzazione
criminale in senso unitario.
Oltre alle disponibilità finanziarie, sono stati sequestrati
14 immobili e 40 appezzamenti di terreno nella provincia di
Reggio Calabria. (ANSA).
'Ndrangheta, sequestrati beni per 6 milioni a boss di Platì
Provvedimento nei confronti di Rosario Barbaro detto "Rosi"