Calabria

La castagna tra passato e futuro,una festa la celebra a Cerva

Convegno scientifico e degustazioni,'una risorsa da valorizzare'

Redazione Ansa

(ANSA) - CERVA, 18 NOV - Dalla storia all'economia, con un'attenzione alle caratteristiche più propriamente agronomiche e agli effetti nutraceutici e fitoterapici di uno dei prodotti più rappresentatici della stagione autunnale non senza riferimenti anche agli aspetti che ne fanno, strano ma vero, un elemento tra i più citati nella letteratura italiana: è stato un incontro partecipato e per molti aspetti stimolante quello organizzato, negli ambienti del 'Museo della castagna', a Cerva, nella Presila catanzarese, dalla Commissione straordinaria che regge il Comune e dalla Pro loco, in collaborazione con la Riserva Valli Cupe e l'azienda Caffè Montano.
    Un'occasione privilegiata, nel paese a forte vocazione castanicola e in questo periodo immerso nel foliage che da quattro secoli custodisce nel suo territorio il 'castagno del cielo', di località Melitani - un esemplare monumentale di 40 metri di altezza - oltre che per riprendere il filo di un appuntamento, la Festa della Castagna, rilanciata dai commissari prefettizi dopo qualche anno di stop, anche per dare l'opportunità di compiere una interessante full immersion intorno ad un comparto che, in passato, è stato elemento vitale per l'economia locale e che anche oggigiorno avrebbe tutte le carte per giocare ancora un ruolo di primo piano.
    A fornire importanti elementi di riflessione ma anche proposte operative per tentare di sollevare il comparto valorizzandone le grandi opportunità, un 'parterre' di esperti e studiosi che, ciascuno dal proprio angolo visuale, hanno affrontato l'argomento secondo specifiche chiavi di lettura.
    Dopo i saluti del commissario Luigi Guerrieri, intervenuto anche a nome degli altri due componenti Luciano Caridi e Salvatore Tedesco e dei sub commissari Salvatore La Flotta e Giuseppe Crispino, del sindaco di Sersale Carmine Capellupo, del sindaco di Petronà Vincenzo Bianco e del consigliere provinciale Tommaso Berlingò, che ha portato anche la propria testimonianza di imprenditore del settore, è stato l'agronomo ed etnobotanico Carmine Lupia a tracciare un ricco excursus storico e socioeconomico sul tema partendo dall'antichità per arrivare fino ai giorni nostri, raccontandone le evoluzioni maturate nel tempo. Stefano Alcaro, docente ordinario di chimica farmaceutica e preside del Corso di laurea in Farmacia dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, che è anche presidente di Crisea (Centro di ricerca e servizi avanzati per l'innovazione rurale), ha illustrato le caratteristiche nutraceutiche della castagna, del castagno e dei suoi derivati, sottolineando la necessità di trovare e attuare dei modelli di valorizzazione integrale della risorsa. Giancarlo Statti docente ordinario di biologia farmaceutica all'Unical ha poi preso in esame il valore fitoterapico della castagna e dei suoi sottoprodotti mettendo in relazione i principi multifunzionali del frutto ed evidenziandone l'utilità e l'utilizzo del prodotto ai fini fitoterapici nel contesto delle piante officinali.
    Da tutti gli intervenuti è giunta la richiesta di una maggiore attenzione da parte del mondo politico e delle istituzioni calabresi allo scopo di addivenire, anche e soprattutto sulla base degli esiti degli studi e delle ricerche portate avanti dagli atenei calabresi, alla piena valorizzazione di questo come di altri prodotti identificativi della regione.
    Spazio, in chiusura, anche ad una parentesi enogastronomica con degustazione della tradizionale pasta con ceci e castagne, del pane di farina di castagna nelle varie versioni, con crema di funghi o pomodori secchi e delle profumate caldarroste che hanno deliziato i palati dei presenti. (ANSA).
   

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