(ANSA) - CATANZARO, 21 NOV - "Quello che emerge al di sopra
di tutto è la situazione socio-demografica che riflette un pò
quella che è la situazione nazionale con un invecchiamento
rilevante della popolazione. In Calabria un soggetto su quattro
appartiene alla fascia over 65.
In materia di economia e mercato del lavoro, nel 2022 la
crescita è stata dell'1,8% e nel 2021 del +4,5%. Il numero medio
di imprese è 149.500 (nel 2022 il dato si attestava su un totale
di 152.022). Si riduce anche il numero delle microimprese e
aumenta lievemente quello delle Pmi; le grandi imprese (con più
di 250 addetti), escluse le Pa, che generalmente garantiscono
maggiore competitività sui mercati internazionali e retribuzioni
più alte, sono solo 22 (nel 2022, 19). Tra i lavoratori
autonomi, i commercianti sono 59.893, gli artigiani 31.151, gli
agricoli 9.628; tutti in diminuzione rispetto al 2022. Nel 2023,
nel settore privato, le assunzioni di lavoratori sono state
156.692, le cessazioni 145.700. Il saldo netto (+10.917 nel
2021, anno di ripresa economica) è rimasto positivo nel 2023. Il
numero complessivo di lavoratori dipendenti del settore privato
(settori agricolo e domestico esclusi) assicurati nella Regione
è passato dai 222.122 lavoratori del 2022 ai 232.113 del 2023,
con una crescita di oltre il 9%. Nel dettaglio, si rilevano
5.172 lavoratori in più a tempo indeterminato, 4.163 in più a
tempo determinato e 656 lavoratori in più con rapporto di lavoro
stagionale. Gli aumenti hanno riguardato entrambi i generi.
Rispetto all'anno precedente, si assiste, sia per gli italiani
sia per gli stranieri, ad una riduzione delle assunzioni a tempo
indeterminato e ad un aumento delle assunzioni a tempo
determinato. Il tasso medio di occupazione è stato pari al
44,6%, rispetto al 43,5% del 2022; la provincia con il tasso più
elevato è Catanzaro. Redditi e retribuzioni sono più bassi della
media nazionale.
"In Calabria - ha detto ancora Greco - si sconta un
ulteriore fenomeno negativo che è l'emigrazione di cervelli,
giovani altamente scolarizzati che lasciano la nostra terra
impoverendola e andando ad arricchire realtà del nord Italia o
altre nazioni. Non siamo attrattivi al punto da farli rientrare
e questo è un grosso problema. Il Rendiconto è uno strumento che
il decisore politico non può non prendere a riferimento per
qualsiasi iniziativa voglia porre in essere. E la Regione
Calabria da un pò di tempo utuilizza i datui messi a
disposizione dall'Inps. Siamo sulla buona, anzi ottima strada e
dobbiamo intensificare sempre più queste buone buone pratiche".
(ANSA).
Inps,cresce Pil Calabria ma preoccupa invecchiamento popolazione
Presentato rendiconto sociale.Greco,'pesa emigrazione cervelli'