(ANSA) - CACCURI, 10 DIC - Avrebbe simulato una rapina
all'Ufficio postale di cui era direttrice per impossessarsi del
denaro. Per questo l'ex direttrice dell'Ufficio postale di
Caccuri, Lucia Sottile, di 52 anni, è stata arrestata per
peculato e simulazione di reato e posta ai domiciliari, in
esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare, dai
carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro che,
contestualmente, hanno eseguito un sequestro preventivo per
equivalente di beni.
Le indagini sono iniziate dopo la segnalazione di una rapina
compiuta nell'ufficio il 13 novembre 2023, con un bottino di
30mila euro, e sono state condotte con intercettazione
telefoniche ed ambientali, analisi dei tabulati telefonici,
analisi dei video dei sistemi di videosorveglianza ed raccolta
di testimonianza. La donna aveva dichiarato di essere stata
vittima di 4 soggetti travisati ed armati di fucile.
Nello specifico l'allora direttrice aveva raccontato di aver
ricevuto una telefonata sull'utenza fissa in uso all'Ufficio
postale e di aver sentito un uomo, con accento del posto, che
dopo aver minacciato lei e la sua famiglia (descrivendo anche i
luoghi di lavoro dei figli) le ordinava di recuperare tutti i
soldi presenti nella cassaforte, di inserirli in una busta e di
portarli all'esterno dell'edificio per poi farvi rientro.
Sottile aveva detto ai militari di aver eseguito gli "ordini" in
quanto presa dal panico e, solo dopo avrebbe avuto la forza di
chiamare i carabinieri.
Gli investigatori dell'Arma, coordinati dalla Procura di
Crotone, hanno ascoltato la versione della direttrice ed
acquisito i sistemi di videosorveglianza sia dell'Ufficio
postale che delle abitazioni vicine. Da subito la versione
fornita dalla donna è apparsa ambigua e poco credibile e, grazie
all'attività dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile,
sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti
della Direttrice, che hanno "smontato" la versione fornita dalla
stessa.
Dall'analisi dei tabulati è emerso che nella fascia oraria
indicata dalla donna in cui avrebbe ricevuto la telefonata del
rapinatore, l'unica chiamata in entrata era stata quella di
un'anziana che chiedeva informazioni sul pagamento di una
bolletta. Inoltre, con un sopralluoghi nell'Ufficio, i
carabinieri hanno accertato che la donna non avrebbe in alcun
modo potuto vedere gli uomini all'esterno, come da lei
dichiarato in sede di denuncia, né tantomeno notare i fucili.
Dai sistemi di videosorveglianza, infine, è stata individuata
una donna che entrava nell'edificio negli stessi minuti in cui
si sarebbe consumato la rapina e la donna, sentita dai
carabinieri, ha dichiarato di non aver visto alcun soggetto
travisato all'esterno né tantomeno di aver notato atteggiamenti
strani da parte della direttrice, la quale, proprio negli
istanti in cui stava parlando con la signora, avrebbe dovuto
ricevere la chiamata da parte del rapinatore. (ANSA).
Simula rapina in Ufficio postale che dirige, arrestata
Posta ai domiciliari dai carabinieri nel crotonese