Calabria

Botti, due laboratori abusivi sequestrati nella Locride

Denunciate 4 persone a Bivongi e Mammola per detenzione illegale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROCCELLA IONICA, 03 GEN - Due laboratori illegali per la produzione artigianale di artifizi pirotecnici sono stati scoperti e sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica che hanno denunciato quattro persone. I militari, nell'ambito delle attività finalizzate al contrasto dell'illecita produzione e commercio dei botti, hanno trovato all'interno di un magazzino e di un'auto a Bivongi più di trecento artifizi pirotecnici privi di certificazione comunitaria e della necessaria classificazione. Nel corso della perquisizione è stato individuato anche materiale per il confezionamento di prodotti di più ampia portata verosimilmente ottenuti lavorando petardi comunemente reperibili sul mercato e altri rudimentalmente assemblati, ad elevato potenziale esplosivo. Il materiale era tale da configurare la presenza di una piccola fabbrica illecita. Denunciati un 62enne e i due figli di 32 e 27 anni per detenzione illegale di materiale pirotecnico illegale.
    All'interno del fondo agricolo di un 26enne di Mammola, in un'altra circostanza, i militari, coadiuvati dai Cacciatori di Calabria, hanno scoperto un altro laboratorio illegale. Trovato tutto il necessario per assemblare munizioni ed artifizi esplosivi: oltre a circa quattrocento petardi, molti dei quali del tutto privi di certificazioni e marcature. L'uomo, che è stato denunciato, inoltre, aveva nascosto sostanze chimiche costituenti precursori esplosivi, polvere da sparo e circa un chilo di pallini di piombo nonché più di duemila cartucce non denunciate.
    Tutto il materiale esplosivo è stato sequestrato. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it