(ANSA) - PAOLA, 08 GEN - Due suicidi, rispettivamente tra i
detenuti e il personale, nel giro di poche ore all'interno del
carcere di Paola, in Calabria. "Ieri sera - afferma Donato
Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia
penitenziaria (Sappe) - si è impiccato un detenuto del Reparto
isolamento e oggi si è tolto la vita un impiegato in caserma.
Due tragedie immani, perché tali sono - aggiunge il sindacalista
- che devono fare seriamente riflettere sulla condizione in cui
vivono i detenuti e su quella in cui è costretto ad operare il
personale tutto del carcere, amministrativo e di Polizia
Penitenziaria".
Per Capece "questi drammatici eventi, oltre a costituire una
sconfitta per lo Stato, segnano profondamente i nostri agenti
che devono intervenire. Si tratta spesso di agenti giovani,
lasciati da soli nelle sezioni detentive, per la mancanza di
personale. Il suicidio rappresenta un forte agente stressogeno
per il personale di polizia e per gli altri detenuti".
"Servirebbero anche più psicologi e psichiatri - sottolinea
il segretario generale del Sappe - vista l'alta presenza di
malati con disagio psichiatrico. Spesso, anche i detenuti, nel
corso della detenzione, ricevono notizie che riguardano
situazioni personali che possono indurli a gesti estremi.
Moralmente devastante è stato il suicidio dell'assistente
amministrativo.
Su entrambi gli episodi, sono in corso accertamenti ed
approfondimenti nell'in per comprendere le ragioni che hanno
portato ai due gesti estremi. (ANSA).
Sappe, due suicidi in poche ore nel carcere di Paola
Ieri si è impiccato detenuto, oggi un assistente amministrativo