(ANSA) - CROTONE, 15 MAR - Il giudice del Tribunale civile di
Crotone, Mauro Giuseppe Cilardi, ha disposto un risarcimento
complessivo di 2,4 milioni di euro per i familiari di due dei
tre operai deceduti il 5 aprile 2018 nel crollo del muro nel
cantiere per i lavori di prolungamento del lungomare. La
sentenza ha condannato al pagamento del risarcimento il Comune
di Crotone (committente dei lavori), la Crotonscavi (azienda
appaltatrice), il titolare dei lavori Gennaro Cosentino, il
coordinatore della sicurezza Sergio Dinale ed il capocantiere
Giuseppe Spina.
La richiesta risarcitoria era stata proposta dai familiari
di Giuseppe Greco (51 anni) e Mario De Meco (56), operai
entrambi di Isola Capo Rizzuto della Crotonscavi che la mattina
del 5 aprile 2018 rimasero schiacciati, insieme al loro collega
rumeno Chiriac Dragos Petru (35) sotto un muro crollato durante
l'esecuzione dei lavori per la costruzione del nuovo tratto di
lungomare di Crotone. Chiriac Dragos Petru e Giuseppe Greco
morirono sul colpo, mentre Mario De Meco è deceduto 35 giorni
dopo all'ospedale di Catanzaro.
Il Tribunale ha condannato la società assicuratrice al pagamento
delle somme addebitate a Crotonscavi. Il giudice del Tribunale
civile non ha ravvisato alcuna responsabilità risarcitoria nei
confronti di Massimo Villirillo, dirigente di Crotonscavi, e
Giuseppe Germinara, dirigente dell'ufficio tecnico del Comune.
La sentenza civile ricalca quella penale con la quale, nel 2023,
il Tribunale di Crotone, aveva condannato Gennaro Cosentino e
Sergio Dinale a quattro anni di reclusione ciascuno, Giuseppe
Spina a tre anni di reclusione; assolti, invece, Massimo
Villirillo e Giuseppe Germinara per non aver commesso il fatto.
(ANSA).
Operai morti in cantiere Crotone, risarcimento di 2,4 milioni
Tribunale condanna Comune, impresa e responsabili sicurezza