(ANSA) - TROPEA, 04 OTT - "Il Ponte sullo Stretto va
benissimo. E condivido in toto quanti, come hanno fatto nei loro
interventi anche i ministri Tajani e Salvini, sottolineano e
rilanciano spesso, nel ventaglio degli aspetti positivi
derivanti dalla realizzazione di questa infrastruttura
strategica, l'accelerazione dello scambio di merci, uomini e
culture nel Mediterraneo, il lavoro, l'indotto, gli investimenti
ed in generale il rafforzamento della competitività logistica
del Paese".
"A queste sicure conseguenze virtuose - ha sostenuto Macrì
- mi preme tuttavia aggiungere un altro aspetto stimolante ed
utile, non sempre tenuto nella adeguata considerazione, meno
presente nel dibattito politico nazionale seppur rilevante e
misurabile su scala internazionale. Mi riferisco al duplice
effetto moltiplicatore che, come numerosi casi analoghi
confermano, opere di questa portata generano sia in termini di
marketing territoriale e comunicazione e attrazione turistica,
sia in termini di ri-adattamento della stessa agenda degli
investimenti infrastrutturali pubblici e privati rispetto
all'area in questione.Anche il Ponte sullo Stretto al pari di
tutte le mega-strutture realizzate e sparse in ogni angolo del
Pianeta e divenute, prima, durante e soprattutto dopo la loro
realizzazione, delle indiscutibili, ambitissime destinazioni
turistiche esse stesse, rappresenterà senza alcuna ombra di
dubbio, anche attraverso l'evocazione dei mostri mitologici più
noti al mondo (Scilla e Cariddi) e per questo tra i Marcatori
Identitari Distintivi della nostra terra, uno degli strumenti
più efficaci e spontanei di promozione internazionale della
Calabria, della Sicilia, del Sud e dell'Italia intera".
"Sarà - ha aggiunto Macrì - una vera a propria calamita non
solo per la sintesi di innovazione e di avanguardia che opere e
soprattutto ponti di collegamento tra due terre e di questa
natura fisiologicamente esprimono, ma anche quindi per il carico
simbolico, ideale, storico e di prospettiva che quella super
infrastruttura traduce e tradurrà per il Bel Paese e per tutto
il Mediterraneo. Allo stesso tempo la realizzazione effettiva
del Ponte sullo Stretto che, così come confermato dalle parole
ribadite anche ieri dai ministri Salvini e Tajani è ormai
considerata priorità dell'agenda del Governo nazionale e non
deve più quindi subire un perenne complesso d'inferiorità
rispetto a qualsiasi cosa da sempre considerata più importante
ed urgente, non consentirà alcuna scusante o immotivabile
dilazione rispetto all'obbligatorio rafforzamento dell'intera
rete infrastrutturale di completamento interna alle due regioni
e di collegamento con lo stesso Ponte". (ANSA).
Sindaco Tropea, 'Ponte Stretto accelererà scambi Mediterraneo'
Macrì, 'infrastruttura avrà duplice effetto moltiplicatore'