(ANSA) - COSENZA, 03 LUG - Si avvicina il 6 luglio, data
fissata dalla Regione Calabria e da quasi tutte le Regioni
d'Italia per la partenza dei saldi estivi 2024. E con l'avvio
dei saldi estivi, Confcommercio Calabria ha condotto la consueta
indagine tra le imprese e i consumatori calabresi, per delineare
le previsioni e le tendenze di quest'anno.
L'indagine condotta dall'Ufficio Studi di Confcommercio
Calabria ha coinvolto un campione significativo di piccole
imprese, con un organico compreso tra 0 e 10 dipendenti e un
numero di punti vendita tra 1 e 5. Tra le aziende partecipanti,
il 57,1% appartiene al settore dell'abbigliamento, il 42,9% agli
accessori e il 28,6% alle calzature, con alcune imprese che
operano in più settori contemporaneamente.
Una notevole fiducia emerge dai dati: il 71,4% delle imprese
prevede un incremento delle vendite rispetto all'anno
precedente, mentre il restante 28,6% teme una diminuzione.
Nessuna impresa si aspetta una situazione invariata.
L'analisi ha individuato diversi fattori che influenzeranno le
vendite quest'anno: Situazione economica generale: 57,1%;
Miglioramento del marketing: 28,6%; Cambiamenti nelle preferenze
dei clienti: 14,3%; Eventi straordinari: 14,3%; Incremento delle
vendite online: 14,3%.
Riguardo agli sconti, il 57,1% delle imprese applicherà
inizialmente una riduzione tra il 10% e il 30%, mentre il 42,9%
offrirà sconti tra il 40% e il 60%.
Sul fronte dei consumatori, la spesa media pro-capite si
attesta tra i 100 e i 200 euro. Per il 66,7% delle famiglie, la
spesa media supera i 200 euro, con un 33,3% che dichiara una
spesa superiore ai 300 euro. Questo dato sottolinea l'importanza
dei saldi per le economie domestiche.
Un elemento unanime tra i consumatori è l'importanza dei
saldi: tutti concordano sulla loro utilità e respingono l'idea
di abolirli. Inoltre, il 67,7% dei consumatori è contrario alla
liberalizzazione dei saldi che permetterebbe ai commercianti di
offrire sconti in qualsiasi periodo dell'anno. Questo aspetto è
molto interessante perché sembrerebbe andare in contro tendenza
rispetto all'idea generalmente diffusa che punta al cosiddetto
"saldi tutto l'anno".
Infine, l'indagine ha rilevato una preferenza ancora marcata per
gli acquisti nei negozi fisici, con il 65% dei consumatori
calabresi che li predilige rispetto agli acquisti online (35%).
Questo dato evidenzia la resilienza del commercio al dettaglio
tradizionale nonostante la crescente digitalizzazione del
mercato.
I saldi estivi 2024 in Calabria promettono di essere un
periodo cruciale per il commercio locale, con aspettative
positive da parte delle imprese e un forte interesse da parte
dei consumatori.
Il direttore di Confcommercio Calabria, Maria Santagada, ha
concluso: "Siamo fiduciosi che questi saldi possano
rappresentare una boccata d'ossigeno per molte piccole imprese,
le quali sono il cuore pulsante delle nostre comunità. È
fondamentale che i consumatori colgano questa opportunità per
sostenere i negozi di vicinato, dove l'attenzione al cliente e
la qualità del servizio fanno la differenza. La situazione
economica generale giocherà un ruolo fondamentale, ma siamo
pronti a sostenere i nostri commercianti in questa importante
fase dell'anno. Acquistare nei negozi locali significa investire
nel nostro territorio e nel nostro futuro".
Infine, per il corretto acquisto degli articoli in saldo,
Confcommercio Calabria ricorda alcuni principi di base sui
saldi: Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si
è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del
negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non
conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice
del Consumo). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante
della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò
risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo
pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 - Codice del Consumo).
Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro
due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti
online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre
consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto
indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per
i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs.
206/2005 - Codice del Consumo). Prova dei capi: non c'è obbligo.
E' rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le
carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante
e vanno favoriti i pagamenti cashless. Prodotti in vendita: i
capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere
stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole
deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il
prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo
finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il
prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei
30 giorni antecedenti l'inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs.
206/2005 - Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023
di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»). (ANSA).
Confcommercio Calabria, fiducia operatori nei saldi estivi
Spesa media tra 100 e 200 euro. Per 66,7% famiglie oltre 200