Dalla Toscana al Cilento, dalla Sardegna alla Calabria, passando per quel gioiello ambientale che era la pineta di Castelfusano a Roma, dove i focolai impegnano da ieri senza sosta i vigili del fuoco e per i quali il pm ha aperto un fascicolo per incendio doloso. L'Italia continua a bruciare anche oggi, in una tragedia che sembra inarrestabile e dalle dimensioni senza precedenti. In una settimana è andata in fumo un'area della Penisola grande quanto quella bruciata in tutto il 2016. Dall'8 al 15 luglio, secondo lo European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, i roghi hanno interessato 27.167 ettari (nel 2016, secondo il rapporto "Ecomafia" di Legambiente, erano andati a fuoco più di 27 mila ettari). Dall'inizio dell'anno al 15 luglio, stando all'Effis, le fiamme hanno avvolto un'area di 52.374 ettari. E su questa emergenza è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il quale gli incendi che divampano in diverse Regioni "spesso sono il risultato di azioni di criminali, da punire con forte determinazione e grande severità". Nel corso del suo discorso per il trentennale dell'alluvione in Valtellina, Mattarella ha espresso "grande riconoscenza ai tanti servitori dello Stato, benemeriti della nostra società, nei Vigili del Fuoco e nelle Forze dell'Ordine, ai tanti volontari dei gruppi antincendi, che si stanno adoperando, con grande abnegazione e sacrificio, per spegnere gli incendi, per contrastare il fuoco appiccato da sciagurati, che mettono a rischio la sicurezza delle persone, deturpano la bellezza del nostro Paese e ne danneggiano gravemente l'economia". Anche il segretario del Pd Matteo Renzi ha commentato: "Sugli incendi bisogna fare una battaglia durissima, tutti insieme. Se c'è un incendio occorre bloccare il piromane e lottare perché non succeda più". Al momento sono 27 le richieste arrivate alla Protezione Civile per avere a disposizione i Canadair per spegnere le fiamme: 10 dalla Campania, 6 dalla Calabria, 4 rispettivamente dalla Basilicata e dal Lazio, 2 dalla Toscana e una dalla Liguria. Sono stati invece 1.220 gli interventi delle squadre dei Vigili del fuoco sul territorio nazionale. Proseguono incessantemente, sia di giorno che di notte, le operazioni di spegnimento degli incendi, specialmente al sud della penisola dove si contano al lavoro 3.000 vigili del fuoco. Il numero maggiore di roghi si è verificato in Campania, dove i Vigili del fuoco hanno effettuato 260 interventi. Seguono il Lazio con 210 interventi, la Toscana con 150, la Puglia con 130 e la Calabria con 125. Per la segretaria della Cgil Susanna Camusso è "indispensabile creare le condizioni che consentano di riportare alla normalità la situazione" e quindi è "urgente la proclamazione dello stato di emergenza che, ci auguriamo, possa già essere annunciata domani dal ministro degli Interni". La Coldiretti calcola che ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo, mentre i Verdi fanno presente che il danno economico provocato dagli incendi sfiora i 900 milioni di euro
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