Un giudice del tribunale di Napoli e altre 4 persone sono stati arrestati dalla Polizia nell'ambito di un'indagine coordinata dalla procura di Roma dalla quale emergono contatti tra gli indagati e appartenenti alla camorra.
I 5 sono indagati, a vario titolo, per corruzione nell'esercizio della funzione,corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio e in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione e favoreggiamento personale. Gli agenti della squadra mobile di Roma stanno eseguendo anche una serie di perquisizioni a carico degli indagati.
E' il gip di Ischia Alberto Capuano il giudice finito in carcere nell'ambito di un'indagine anticorruzione della procura di Roma in cui sarebbe emersi dei collegamenti con la camorra. Il magistrato, 60 anni, è in servizio presso la sede distaccata sull'isola del tribunale di Napoli ed è stato arrestato assieme al consigliere circoscrizionale della X municipalità di Bagnoli (Napoli), Antonio di Dio, all'imprenditore Valentino Cassini e al pregiudicato Giuseppe Liccardo, ritenuto da investigatori ed inquirenti vicino al clan Mallardo di Giugliano. Gli arresti domiciliari sono invece stati disposti nei confronti di Elio Bonaiuto, avvocato del foro di Napoli. I particolari dell'operazione saranno resi noti in procura a Roma alle 12 in un incontro con il procuratore aggiunto Paolo Ielo.