(ANSA) - NAPOLI, 14 NOV - "Chiusure evitate, vite salvate. Ce
state accerenn a' salute" (ci state uccidendo la salute, ndr):
con questo striscione appeso ai cancelli, una quarantina di
abitanti della zona di Capodichino e Secondigliano hanno
protestato oggi all'esterno dell'ospedale San Giovanni Bosco,
contro la sua conversione in ospedale del tutto riservato al
covid.
I cittadini protestano per aver perso il presidio ospedaliero
che è sempre stato un riferimento per l'area napoletana:
"Salviamo gli ospedali per salvare la vita, 61.000 prestazioni
pronto soccorso, 1000 interventi di cardiologia, servizi per
500.000 abitanti, da domani tutto azzerato grazie a Verdoliva",
dicono i cartelli dei manifestanti che protestano contro il
direttore generale dell'Asl Napoli 1 che ha eseguito la
decisione dell'Unità di Crisi della Regione Campania di
convertire l'ospedale.
A protestare anche alcuni medici dell'ospedale e il presidente
della III Municpalità Ivo Poggiani: "Il San Giovanni Bosco -
spiega - ha offerto nell'ultimo anno circa 61mila prestazioni di
Pronto Soccorso, vi sono nati circa 600 bambini, oggi invece
viene smantellata la terapia intensiva, trasferiti anestesisti e
personale infermieristico all'Ospedale del Mare, venendo a
mancare un altro filtro sul territorio per dare ascolto a
necessità di vario tipo. Non si muore solo di covid. Terminato
questo momento di criticità, vogliamo che il San Giovanni Bosco
torni ad essere presidio di sanità pubblica per tutta la città".
Da oggi l'ospedale ha comunque riaperto nella sua nuova veste
di soli pazienti covid, con i primi 40 posti di degenza. (ANSA).
Napoli:trasformazione ospedale per covid; protesta cittadini
S.Giovanni Bosco,circa 40 manifestano, proteste anche dai medici