Campania

Esame avvocati: Majolo (Upa), ridare dignità ai praticanti

25mila in attesa conclusione percorso.A Napoli test da remoto ok

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 14 DIC - "'Ridare dignità ai praticanti avvocati': non possono che scaldare il cuore di tutti i praticanti d'Italia le parole pronunciate dall'onorevole Miceli lo sorso 10 dicembre in Commissione Giustizia riguardo al delicato ma sempre più spinoso problema della riforma dell'esame di abilitazione alla professione forense soprattutto perché esse si pongono in netta contrapposizione a quelle pronunciate appena qualche giorno fa dall'Avvocato Vincenzo Di Maggio, consigliere del Consiglio Nazionale Forense, secondo il quale il valore economico iniziale del praticante è pari a zero". Lo sottolinea, in una nota, Claudia Majolo, presidente di UPA (Unione Praticanti d'Italia") secondo la quale " la professionalità, la dignità e il lavoro di un praticante avvocato non dovrebbero mai essere in discussione giacché, non di rado, i giovani professionisti si 'fanno le ossa' in tribunale e allo studio senza nemmeno l'ombra di un rimborso spese".
    Majolo punta l'attenzione sulla posizione dell'on. Miceli in relazione alla riforma dell'esame d'avvocato: "deve essere una priorità, un passo necessario per adeguarlo ai nostri giorni.
    L'onorevole Miceli, infatti, - ha detto ancora Majolo - ha sottolineato che nessun praticante è intenzionato a richiedere una scorciatoia o un esame farsa bensì chiede un esame meritocratico, basato sugli atti più che sui pareri. Sarebbe inoltre più opportuno, secondo Miceli, - dice ancora Majolo - sostenere l'esame presso il proprio Ordine di appartenenza: in questo modo il Consiglio dell'Ordine svolgerebbe un ruolo di primissimo piano, potendo valutare attentamente ed effettivamente la preparazione di ogni candidato, non solo in virtù di un esame di abilitazione ma durante tutta la pratica". ""E' sfiancante, poi, non sapere quale sarà il destino di noi praticanti - continua il presidente di Upa - siamo gli unici, infatti, per cui non è stata prevista l'abilitazione orale, a differenza di quanto accaduto per la maggior parte delle altre professioni".
    "L'epidemia da Covid -19 continua a imperversare e il Governo resta fermo al palo, - conclude Majolo - ignorando la gravità della situazione con circa 25.000 praticanti avvocato in attesa di poter concludere un percorso formativo di tale portata. A Napoli, la sesta sottocommissione nominata per gli esami d'avvocato ha sperimentato con successo la sessione orale da remoto. In questo modo, si cerca di portare a termine gli orali degli anni passati senza la necessaria presenza fisica dei candidati. Perché, dunque, non prevedere una simile modalità per quella che era la sessione 2020-2021?" (ANSA).
   

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