Campania

Sviluppo:Cgil Cisl Uil, primo presidio a Palazzo Santa Lucia

'Problema certificazione fondi Ue, rischio partenza con handicap

Sviluppo:Cgil Cisl Uil, primo presidio a Palazzo Santa Lucia

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 16 MAR - "Alla Regione Campania è stato rilevato un serio problema di certificazione dei fondi europei, rischiamo di partire con un handicap già sulla programmazione 2014-2020 sui fondi ordinari. Se queste sono le premesse, con una certificazione del 36%, il rischio che si corre sul Recovery fund è serio. Vorremmo comprendere quali sono le direttrici su cui si muove il presidente della giunta regionale e non capiamo il ruolo della Campania che avrà con questa governance centrale del ministro Franco". Lo ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo al primo dei presidi promossi da Cgil Cisl Uil Campania che si è svolto questa mattina a Palazzo Santa Lucia, sede della giunta regionale della Campania.
    "La visione di un piano nazionale - ha aggiunto Ricci - è giusto che sia accentrata a Roma ma è giusto anche che nella cabina di regia si dovrà tener conto dell'equilibrio dei territori e del fatto che la Campania rappresenta una realtà importante, con alcuni aspetti da cui ripartire. Non ritorniamo ad essere certificati come cattivi amministratori e cattivi programmatori". "Ci sono le risorse ordinarie - ha affermato la segretaria generale della Cisl Campania, Doriana Buonavita - che vanno trattate al di fuori dei fondi del Recovery Fund e quelle straordinarie della programmazione 2021-2027 definite per il Mezzogiorno e quindi per il rilancio dell'economia campana.
    Quindi per prima cosa dobbiamo comprendere come sono state spese le risorse della programmazione 2014-2020, e saperne anche gli effetti di ordine occupazionale". "Abbiamo costruito un'iniziativa - ha detto il segretario generale della Uil Campania e Napoli, Giovanni Sgambati - che ogni settimana prevede un presidio di due giorni sotto la Regione. Li facciamo perché cerchiamo non solo un confronto ma punti di convergenza.
    E' evidente che se la Regione non ha voglia di condividere con le organizzazioni dei lavoratori, saremo costretti a farci ascoltare con ulteriori iniziative anche più massive. E' fondamentale che le ragioni dello sviluppo trovino qui localmente una condivisione". (ANSA).
   

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