(ANSA) - NAPOLI, 28 APR - Negli ultimi dieci anni in Campania
sono 44.179 i reati contro l'ambiente, con 39.
''I numeri e le storie raccolte nel rapporto - ha detto
Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania -
dimostrano inequivocabilmente come il crimine ambientale sia
essenzialmente un crimine d'impresa. Se le mafie continuano a
essere una minaccia per l'ambiente, una parte rilevante la
giocano imprenditori e professionisti spregiudicati e senza
scrupoli e pubblici dipendenti infedeli avvinti dalla
corruzione. I nuovi strumenti di repressione garantiti dalla
legge 68 del 2015 - ha aggiunto - stanno mostrando tutta la
loro validità sia sul fronte repressivo sia su quello della
prevenzione ma non bisogna abbassare la guardia ed è urgente
affiancare alla risposta giudiziaria, una risposta
politica-istituzionale ancora troppo carente''. Dal Rapporto
emerge che negli ultimi dieci anni in Campania sono state
movimentate 10 milioni di tonnellate di rifiuti. E proprio i
rifiuti e il cemento sono i settori in cui le ecomafie agiscono
maggiormente. Ma se crescono i reati ambientali, sta crescendo
anche l'impegno di contrasto di cittadini, associazioni e
comitati con l'avvio di 158 procedimenti penali e 98 beni
sequestrati per un valore di 32,7 milioni di euro. (ANSA).
Ambiente: rapporto Ecomafie, nel 2019 in Campania +44% reati
Legambiente, rifiuti e cemento i settori più colpiti