Sette candidati alla carica di sindaco, 31 liste, oltre 1200 in corsa per un seggio da consigliere. Il voto amministrativo a Napoli è fatto da grandi numeri e inevitabilmente si carica di significati politici non solo locali: per il peso della città ma anche per l'intesa centrosinistra-M5s, qui ad uno dei suoi banchi di prova più significativi, che punta a far eleggere sindaco Gaetano Manfredi, già ministro dell'Università nel governo Conte bis.
Sul nome dell'ex rettore della Federico II, 57 anni, si è raggiunta una vasta convergenza che va dal Pd ai Cinquestelle, da Italia Viva a Leu e ai Verdi, passando per la civica Noi Campani di Clemente Mastella. Ben tredici le liste a sostegno di Manfredi, mentre Tar e Consiglio di Stato hanno 'azzoppato' il suo principale competitore, il 49enne Catello Maresca, riducendo da undici a sette le compagini schierate per il centrodestra. Particolare scalpore, ha fatto l'esclusione della lista della Lega, che aveva scelto di presentarsi come "Prima Napoli"; sorte analoga per due civiche e la lista del Movimento animalista. Per il centrodestra sono in campo Fi, FdI, Partito liberale europeo, più varie civiche.
Riflettori puntati, per motivi diversi, anche sull'ex sindaco ed ex governatore campano Antonio Bassolino, che a 74 anni riprova a correre per la guida del Comune a vent'anni dalla conclusione dei suoi due mandati: senza bandiere di partito, dopo essere uscito dal Pd di cui è stato tra i fondatori, si propone come candidato civico con cinque liste a sostegno (tra cui Azione di Carlo Calenda e il Partito gay), riscuotendo consensi anche in ambienti di destra.
L'amministrazione uscente, guidata per ben dieci anni da Luigi de Magistris, candida a sindaco in nome della continuità Alessandra Clemente, 34 anni, figlia della vittima innocente di camorra Silvia Ruotolo e impegnata in ruoli di rilievo nelle Giunte degli ultimi anni. Ma il fronte degli ex di de Magistris si è spaccato, con alcuni nomi di primo piano della stagione 'arancione' schierati nella coalizione di Manfredi.
Divisione anche nella base Cinquestelle: tra i candidati a sindaco c'è Matteo Brambilla, che cinque anni fa vinse su Rousseau le 'comunarie' e ora lancia 'Napoli in movimento' con altri dissidenti contrari al nuovo corso di Conte.
Completano il parterre degli aspiranti a palazzo San Giacomo Rossella Solombrino, giovane analista finanziaria in campo per il movimento Equità territoriale di Pino Aprile, e Giovanni Moscarella, biologo no vax a capo della lista Tre V.
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