(ANSA) - CASERTA, 29 SET - Dopo il periodo di emergenza in
cui parte degli interventi era stata sospesa, all'Azienda
Ospedaliera "Sant'Anna e San Sebastiano" di Caserta la chirurgia
mininvasiva torna ad essere l'approccio privilegiato per gli
interventi al cuore. Andrea Montalto, neo Direttore dell'Unità
operativa complessa di Cardiochirurgia dal giugno di quest'anno,
coadiuvato dalla sua équipe, ha infatti eseguito con successo un
intervento, in minitoracotomia destra, di sostituzione della
valvola mitrale in una paziente di 69 anni; un intervento
complesso e di alta specializzazione.
"Il ricorso a questa tecnica mininvasiva - sottolinea Montalto
- aiuta a preservare la biointegrità del paziente, offrendogli
numerosi vantaggi. Il trauma toracico è ridotto. Le complicanze
post operatorie sono inferiori. Il recupero clinico e funzionale
è molto più rapido e molto meno doloroso. Da non trascurare
-aggiunge lo specialista- il vantaggio di natura estetica, con
ricaduta positiva a livello psicologico. L'incisione, infatti, è
piccola. La cicatrice è irrisoria rispetto a quella lunga,
marcata e visibile, procurata dalla metodica chirurgica
tradizionale". La minitoracotomia è una procedura che consente
di trattare le patologie valvolari, accedendo al cuore
attraverso una piccola incisione laterale destra di circa 6 - 7
cm a livello dello spazio intercostale. Una rivoluzione rispetto
alla cardiochirurgia tradizionale, che comporta, invece, la
sternotomia mediana e l'apertura completa del torace; una
rivoluzione in cui l'Azienda Ospedaliera casertana diretta da
Gaetano Gubitosa sta fortemente credendo. (ANSA).
Sanità: ospedale di Caserta, riprende chirurgia mininvasiva
Dopo la sospensione causata dall'emergenza Covid