(ANSA) - NAPOLI, 30 SET - Il prefetto di Napoli, Marco
Valentini, lascia dopo 20 mesi di presenza in città e traccia un
bilancio di quanto fatto in un incontro con i giornalisti.
Centocinquanta interdittiive antimafia emesse, e 50 tra
'altarini' e murales della criminalità organizzata fatti
rimuovere, un lavoro sui beni confiscati ai clan che porterà a
breve alla trasformazione di Palazzo Fienga, fortino dei Gionta
a Torre Annunziata in centro degli uffici della Polizia.
Ma ci sono anche le cifre dell' attività sulle
amministrazioni locali; 35 i Comuni della Provincia visitati, e
numerose le riunioni del Comitato per l' Ordine pubblico e la
sicurezza, con un'azione di stimolo sulle forze dell'ordine che
ha moltiplicato i controlli ad Alto Impatto a Napoli ed in
provincia. "Quando sono arrivato - ha detto il prefetto - mi
sono reso contro che bisognava capovolgere la narrazione
negativa sulla città, che una parte, largamente maggioritaria,
che da' luce a Napoli, e c' è una fragilità su infrastrutture,
mobilità, ciclo dei rifiuti che incide sulla vivibilità". "E poi
- ha aggiunto Valentini - c'è l' ipoteca camorristica sulla
città, che è devastante, coinvolge i giovani con la droga ed
entra in tutti i cicli di produzione, dai rifiuti ai diversi
comprati dell' economia".
Valentini, in pensione da domani, rientra a Roma, ma annuncia
che continuerà ad interessarsi di Napoli collaborando con
istituzioni culturali e volontariato, sulle quali si espresso in
termini elogiativi. (ANSA).
Napoli:prefetto Valentini,narrazione negativa da capovolgere
Lascia dopo 20 mesi, ma ipoteca camorra è devastante