(ANSA) - NAPOLI, 06 DIC - "Siamo passati dalla pandemia
sanitaria a quella economica. Nel 2020 la sospensione delle
procedure esecutive ha riguardato circa 44mila immobili; con la
revoca delle sospensioni c'è stata una vera e propria esplosione
delle vendite all'asta.
L'avvocato Francesco Cacciola, presidente dell'Ond
(Osservatorio nazionale sul debito con banche e finanziarie) ha
sottolineato che al Sud si sono registrati aumenti delle
procedure esecutive del 113% e nelle isole l'aumento arriva al
285%. Il valore delle prime case all'asta nell'89% dei casi non
arriva a 200mila euro. Il rischio è quello di perdere la casa e
rimanere con il debito". Secondo la professoressa Enrica
Morlicchio, ordinario di Sociologia del lavoro nella "Federico
II", "l'effetto pandemia ha colpito famiglie già indebolite
dalla lunga crisi economica che sta vivendo il Paese. E' venuta
meno anche la solidarietà familiare così come il fattore
risparmio. I meccanismi finanziari di tipo bancario andrebbero
modificati per permettere alle famiglie di non rimanere
intrappolate nell'indebitamento".
Le possibilità offerte dalla prossima Legge di Bilancio sono
state sottolineate da Alessio Saraullo, consigliere nazionale
dell'Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili:
"La revisione dell'Irpef e la proroga dei bonus sono misure che
tendono a sostenere l'economia in fase di uscita incidendo sul
tasso di crescita nel medio periodo. Un altro elemento
fondamentale è l'introduzione dell'assegno unico che mette
ordine nelle diverse forme di aiuto alle famiglie". (ANSA).
Cscefi, migliaia di famiglie rischiano di perdere prima casa
Carpentieri, messe in ginocchio dalla pandemia economica
