(ANSA) - NAPOLI, 21 GEN - Due ex sindaci di Capua (Caserta) a
processo per disastro ambientale per la vicenda delle acque
reflue urbane finite nel fiume Volturno a causa della carente
manutenzione degli impianti di sollevamento delle rete fognaria.
Il gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha infatti
rinviato a giudizio l'ex primo cittadino Eduardo Centore, il
dirigente ai lavori pubblici Francesco Greco ed Eleonora Castri,
titolare di Agave, società cui era stata affidata la
manutenzione degli impianti di sollevamento; i tre imputati
affronteranno il dibattimento che inizierà ad aprile.
Sosterrà invece il processo con rito abbreviato dopo l'estate
l'altro ex sindaco di Capua Carmine Antropoli, già sotto
processo per concorso esterno in associazione camorristica.
L'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere portò nel
dicembre 2018 al sequestro da parte dei carabinieri di Capua di
dieci impianti di sollevamento delle acque reflue fognarie e
meteoriche del Comune. Per l'ufficio inquirente le acque reflue
provenienti dalla rete fognaria finivano direttamente nel fiume
Volturno aumentandone il livello di inquinamento, invece di
andare al depuratore. Gli accertamenti partirono nel maggio 2018
dopo un controllo delle acque delle fiume Volturno eseguito dai
tecnici dell'Arpac con alcuni campionamenti realizzati in
corrispondenza dello sforatoio di piena dell'impianto di
sollevamento ubicato in località Borgo Santella; emerse subito
che le pompe di sollevamento non funzionavano, e le acque reflue
finivano direttamente nel fiume invece che essere avviate al
depuratore. I controlli furono così estesi a tutti gli impianti,
in particolari agli otto utilizzati per le acque reflue e ai due
funzionali alle acque meteoriche; fu accertato un
malfunzionamento generale di tutte le apparecchiature, ridotte
in pessimo stato e senza manutenzione, nonostante i lavori
fossero stati affidati ad una ditta. Nello staff dei difensori
ci sono Mauro Iodice e Michele Spina. (ANSA).
Disastro ambientale, due ex sindaci a processo nel Casertano
Entrambi ritenuti responsabili sversamento acque reflue in fiume