Campania

Mefitis filo conduttore della mostra di Gennaro Vallifuoco

Da domani al 29 marzo nell'ex carcere borbonico di Avellino

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 04 MAR - Mefitis era una dea italica, associata storicamente al lago di origine sulfurea nella Valle di Ansanto, un luogo avvolto da misterioso fascino. Questo piccolo lago, che ribolle per le emissioni di gas sulfureo, è indicato da Virgilio nell'Eneide come uno degli accessi agli Inferi. Mefitis è il filo conduttore della omonima mostra dell'artista Gennaro Vallifuoco, che da domani, sabato 5 fino al 29 marzo, è ospitata dal Complesso Monumentale Ex Carcere Borbonico di Avellino, a cura di Generoso Bruno ed Augusto Ozzella. Il forte legame tra le opere in mostra ed il territorio che la ospita è esplicitato, inoltre, dalla scelta dei materiali.
    L'artista accosta il fango e l'argilla, ricavati proprio dalla Valle di Ansanto, al filo bianco del ricamo delle Pizzillare della Scuola di Tombolo di Santa Paolina. Vallifuoco sperimenta nuovi percorsi artistici, usando legni, tela di juta e di lino, asfalto e guaina liquidi, smalti, terracotta maiolicata e foglia d'oro.
    "Sono abituato alla ricerca dei simboli, dei segni di tipo antropologico, per mia indole, probabilmente anche per le esperienze fatte con Roberto De Simone - dichiara l'artista - Nel caso di questa mostra, ad esempio per il tombolo, ho raccolto l'aspetto della dimensione popolare e lo ho tradotto in segni, passando attraverso una lettura moderna. L'obiettivo è il rinnovamento linguistico del punto di partenza, il ricapitalizzare l'apparato linguistico dell'idea del tombolo, che è il filo del Tempo, della Memoria, della Storia, ma è anche il filo bianco che sopraintende alla tessitura di questo prezioso manufatto, legato ai cicli morte-vita. Traggo ispirazione dalle radici e cerco di rinnovarle con un linguaggio contemporaneo".
    Il percorso espositivo è composto da circa 70 opere inedite, realizzate tra il 2007 ed il 2022. A scandire la visita è il componimento sonoro ideato da Marco Messina e Sacha Vinci, basato sul rumore dei fuselli lignei usati per il tombolo e le registrazioni audio effettuate presso la sorgente mefitica.
    (ANSA).
   

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