(ANSA) - NAPOLI, 12 LUG - "Voglio giustizia ma soprattutto
capire come mai mio figlio è entrato in ospedale camminando ed è
uscito in una bara nel giro di poche ore". Getta un'ombra sulla
morte del figlio Giuseppe Marziatico, 49enne napoletano padre di
Filippo, il dj di 20 anni morto lo scorso 8 luglio all'ospedale
di Frattamaggiore dove era arrivato con una serie di ustioni
provocate durante l'accensione di un barbecue.
Assistito dagli avvocati Sergio e Angelo Pisani, Giuseppe si
è recato dai carabinieri chiedendo di are accertamenti
ipotizzando l'omicidio colposo. Contestualmente ha chiesto che
la salma, sulla quale non è stata eseguita l'autopsia, venga
riesumata. La sera precedente il giorno del decesso, Filippo -
conosciuto nel mondo delle discoteche con il nome di Filip -
mentre accendeva il barbecue, fu investito dal fuoco a causa di
una "fiammata di ritorno" che ha fatto esplodere la bottiglia di
alcol che aveva tra le mani, riportando ustioni di secondo grado
sul 38% del corpo. Sull'ambulanza c'è salito sulle sue gambe -
come dimostra un video recuperato dalla famiglia e consegnato
agli inquirenti - avvolto in un accappatoio bianco. Dolorante,
sostiene il padre, ma non in condizioni tali da far presupporre
un esito nefasto. Nell'esposto, l'uomo ripercorre il calvario
suo e del figlio: dalla sedazione, "perché a dire degli
operatori sanitari sentiva troppo dolore" alla tragica
telefonata in cui il primario della terapia intensiva gli ha
comunicava che Filippo era stato colto da un attacco cardiaco.
Infine la corsa in ospedale e la dolorosa notizia: "vostro
figlio non ce l'ha fatta". (ANSA).
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