(ANSA) - NAPOLI, 30 GEN - "Nelle aree interne della Campania
serve lavorare a una risposta al calo della popolazione e anche
economico". Lo ha detto il presidente di Confindustria Campania
Gianluigi Traettino a margine della presentazione del Rapporto
Economia Aree Interne della Campania, sottolineando che "bisogna
partire dalla formazione".
"Le province di Avellino e Benevento hanno perso circa 40
mila persone nell'ultimo quinquennio e circa 12 mila nell'ultimo
anno", ha detto il rettore dell'Università di Benevento, Gerardo
Canfora. "Si tratta di una perdita importante di capitale umano,
peraltro qualificato". Molti infatti sono giovani laureati: più
della metà lasciano il territorio.
Nel Sannio e nell'Irpinia cala il valore aggiunto
dell'economia, anche se nel beneventano si registra un leggero
aumento delle imprese. Il tasso di disoccupazione giovanile ad
Avellino è cresciuto dal 24,7% del 2020 al 27% del 2021, mentre
a Benevento la disoccupazione cala perché è diminuito di molto
il numero di giovani che cercano lavoro nel territorio. Il
rallentamento che accomuna alla fine le due aree interne è
testimoniato dalle esportazioni che dal 2011 sono cresciute meno
rispetto agli altri territori della Campania, dove Napoli e
Salerno assommano l'80% del totale di export regionale. Uno dei
principali freni arriva dalle infrastrutture e dai servizi che,
secondo lo studio, rappresentano un punto critico del
territorio, sia stradale che ferroviario. Le due province devono
poi rimontare nelle infrastrutture digitali con una copertura
attuale a banda larga molto bassa. Bene invece sul versante
delle fonti energetiche rinnovabili, tenuto conto che queste
aree presentano un importante patrimonio di risorse naturali, in
particolare vento, sole e acqua. (ANSA).
Irpinia e Sannio, cala l'economia, via la metà dei laureati
Uno studio di Confindustria Campania
