Campania

Un nuovo osservatorio sulla legalità a Pozzuoli

Incontro a Palazzo Migliaresi, nel rione Terra

Un nuovo osservatorio sulla legalità a Pozzuoli

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Un contenitore di iniziative sociali e culturali che coinvolgeranno l'intera collettività partendo dalle scuole per diffondere l'educazione alla legalità sull'intero territorio cittadino: è la missione del "Nuovo osservatorio sulla legalità", presentato oggi alla cittadinanza nel corso di un incontro tenutosi presso Palazzo Migliaresi al rione Terra.
    L'iniziativa, che si avvale del patrocinio del Ministero della Cultura, è stata promossa dal sindaco Gigi Manzoni, che ha spiegato come l'Osservatorio entrerà nel pieno delle proprie funzioni non appena sarà approvata la modifica regolamentare di competenza del Consiglio comunale e si sostanzierà in una "complessa articolazione delle proprie attività, che partiranno da un accurato studio del territorio e proseguiranno con una programmazione di iniziative mirate a diffondere la cultura della legalità come segno tangibile della comunità".
    All'incontro erano presenti (oltre ai vertici locali delle forze dell'ordine ed ai sindaci di Quarto e Monte di Procida, Antonio Sabino e Giuseppe Pugliese, che hanno aderito all'iniziativa insieme al sindaco di Ischia Vincenzo Ferrandino e al presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo), i componenti dell'Osservatorio: il magistrato antimafia Catello Maresca, lo scrittore Maurizio De Giovanni (in collegamento video) Carmen Del Core (in rappresentanza dei familiari di vittime innocenti) e l'avvocato penalista Gennaro Tortora.
    "Bisogna ripartire dalla cultura e dare una risposta ai nostri giovani - ha spiegato Catello Maresca - è fondamentale spiegare ai ragazzi la legalità ed è possibile farlo in un solo modo: coinvolgendoli direttamente in percorsi mirati".
    "E' soprattutto ai giovani che rivolgeremo le nostre attività - ha ribadito Gennaro Tortora, che ha già attivato due Osservatori in provincia di Napoli - e lo faremo attraverso un percorso concreto riattivando quelle forme dirette di dialogo, mediazione e di partecipazione che la diffusione dei social ha progressivamente distrutto". "E' una sfida nuova e importante per la nostra città - ha sottolineato Carmen Del Core - soprattutto perché spesso si abusa della parola legalità. Per noi familiari di vittime innocenti la legalità è una parola vuota se la si predica soltanto, bisogna insegnare il valore dei gesti più semplici ai nostri figli, che sono il seme della speranza". (ANSA).
   

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