Campania

Concerto di Edoardo Bennato nel Belvedere di San Leucio

Domani proporrà brani celebri e una selezione di nuove canzoni

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 28 GIU - Esibizione di Edoardo Bennato domani, giovedì 29 giugno, nel Belvedere di San Leucio a Caserta, nell'ambito dell'ottava edizione del festival diretto da Massimo Vecchione; la manifestazione - Un'estate da belvedere VIII edizione - è in programma fino al 15 settembre ed è organizzata da Lwr srl con la supervisione artistica di Ventidieci, in partenariato con il Comune di Caserta. Torna, dunque, il cantastorie che, sottolineano gli organizzatori della kermesse, "da quarant'anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno, fatto di buoni e cattivi, sbeffeggiando i potenti, inneggiando alla forza umana delle persone comuni, senza mai dimenticare il più classico tra i sentimenti ispiratori di ogni Artista: l'Amore".
    L'artista torna live con un concerto ad alto contenuto Rock&Blues proponendo i suoi brani celebri e una selezione di nuove canzoni tratte dall'ultimo album 'Non c'è'. Ad affiancarlo sul palco ci sarà la BeBand, la formazione storica che lo segue da anni e il Quartetto Flegreo.
    Oggi, con all'attivo 28 album, Edoardo Bennato è ancora in piena fase creativa. Nel 2020, in pieno lockdown, realizza con il fratello Eugenio il brano La realtà non può essere questa, il cui ricavato è andato all'Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli. Nello stesso anno, a novembre, esce il suo ultimo album Non c'è: otto i brani inediti e quattordici canzoni di repertorio, che hanno reso Edoardo Bennato uno degli artisti più importanti della nostra musica. Nel 2023, nella serata dedicata alle cover della 73ma edizione del Festival di Sanremo, Edoardo Bennato si è esibito assieme a Leo Gassmann in un medley di sue canzoni che comprendeva il brano "A cosa serve la guerra", tratta dall'album L'uomo occidentale (2003), e gli intramontabili classici "L'isola che non c'è" e "Il Rock del Capitano Uncino", tratti dal disco Sono solo canzonette, pubblicato nel 1980 e rimasto nella memoria collettiva degli italiani. (ANSA).
   

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