(ANSA) - NAPOLI, 12 LUG - La settima sezione penale del
Tribunale di Napoli (presidente Marta Di Stefano) ha assolto gli
imputati al processo sui controlli relativi alle presunte
carenze igienico e sanitarie nell'ospedale San Paolo del
quartiere Fuorigrotta di Napoli dove venne riscontrata, tra
l'altro, la presenza di formiche.
I fatti, del 2017-2020, portarono alla contestazione di
peculato, falsità in atto pubblico e omissione di atti
d'ufficio.
Tra gli imputati figurava - ed è stata assolta perché "il fatto
non sussiste" dall'accusa di peculato (per aver disposto
pagamenti alla ditta esecutrice del servizio di pulizia)
Loredana Di Vico, all'epoca dei fatti responsabile dell'UOC
Acquisizione beni e servizi dell'Asl Napoli 1 Centro, difesa
dall'avvocato Alfredo Sorge, che esprime "soddisfazione per il
verdetto assolutorio all'esito dell'istruttoria in cui è emersa
in maniera solare la correttezza nello svolgimento dei propri
compiti lavorativi della sua assistita".
Con la stessa formula, "perché il fatto non sussiste", sono
stati assolti tutti gli altri imputati: il responsabile di
cantiere Guido Della Magna, (difeso dall'avvocato Vincenzo
Grimaldi), i direttori sanitari Maurizio D'Amora (difeso
dall'avvocato Fabio Curcio), Vito Roberto Rago (difeso
dall'avvocato Giuseppe Vitiello), Michele Ferrara (difeso
dall'avvocato Alessio Guadagno), Nunzio Quinto (difeso
dall'avvocato Claudio Davino), Antonio Di Martino (difeso
dall'avvocato Fabrizio Andolfo) e il responsabile dell'UOC
Acquisizione beni e servizi Edoardo Sommella (difeso
dall'avvocato. Andrea Cilento) che prese il posto della Di Vico.
Nel registro degli indagati, all'epoca dei fatti, vennero
iscritte 17 persone, tra manager e sanitari. (ANSA).
Formiche in ospedale a Napoli, raffica di assoluzioni
Secondo VII sezione penale perché "il fatto non sussiste"
