Campania

Il lavoro operaio nella danza di Alessandra Sorrentino

Da Pompei al Sud America per la Biennale di arte contemporanea

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - La ballerina Alessandra Sorrentino scelta tra numerosi artisti italiani per esibirsi alla Bienalsur, la Biennale del Sud America di arte contemporanea.
    Due gli spettacoli che la giovane Sorrentino, nata a Pompei nel 1990, ha portato sul palco Argentino.
    Con "Tufo" e "Know to be", l'artista mette in scena il peso del lavoro operaio e la danza collegata alla ricerca della "fatica". "Una performance che parte dalla creazione di uno spazio di indagine - spiega la Sorrentino - nel quale, partendo dal corpo femminile, si scopre il senso crudo e reale della fatica". L'artista si confronta, infatti, in una delle due performance, con una tonnellata di mattoni di tufo ( che danno il titolo allo spettacolo) da sollevare e da spostare, con una reference importante al vivere e all'affrontare il proprio "cantiere psicologico". Le sembianze che vengono difatti assunte dai mattoni una volta spostati dall'artista, sono quelle di una casa: per l'appunto il proprio rifugio emotivo, "l'intima casa straniera".
    Questa narrazione della fatica, in entrambe le performance, è occasione per l'artista per rimettere al centro il legame dell'arte con il lavoro operaio, in un clima di commistione con artisti provenienti dall'Europa e dall'America Latina. "La danza non è più danza - dice la Sorrentino- è arte visiva e, come la performance, prende le sembianze della vita stessa. Questa esperienza in Argentina è una conferma di quanto stia dando al movimento una nuova definizione, non voglio essere soltanto la ballerina del corpo e dell'esecuzione, ma voglio entrare nell'ignoto dell'arte contemporanea d'innovazione e d'avanguardia per essere autrice di concetti forti." La rassegna di Cordoba è curata da Benedetta Cassini. (ANSA).
   

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